L’azienda di gelati Ben & Jerry’s ha perso la causa contro Unilever per bloccare la vendita dei suoi prodotti nei territori della Cisgiordania occupati da Israele

Uno stabilimento di Ben & Jerry's in Israele (AP Photo/Tsafrir Abayov, File)
Uno stabilimento di Ben & Jerry's in Israele (AP Photo/Tsafrir Abayov, File)

Lunedì l’azienda americana di gelati Ben & Jerry’s ha perso la causa che aveva intentato contro Unilever, la multinazionale che possiede l’azienda, con l’obiettivo di interrompere la vendita dei propri prodotti nei territori della Cisgiordania occupati da Israele. Secondo Ben & Jerry’s, tale vendita violava i termini dell’accordo con cui Unilever l’aveva acquistata nel 2000 e rischiava di confondere i consumatori sui valori che guidano la missione sociale dell’azienda. Il tribunale statunitense che si è espresso in merito ha ritenuto insufficienti queste motivazioni e ha dato torto a Ben & Jerry’s, i cui gelati continueranno quindi a essere venduti anche in Cisgiordania.

Ben & Jerry’s aveva intentato la causa contro Unilever a inizio luglio, al termine di una disputa che andava avanti da un po’: l’azienda, che rispetto a Unilever ha un certo margine di autonomia su decisioni legate alla sua missione sociale, cioè ai valori che guidano la propria attività, aveva già tentato di fermare la vendita dei prodotti in Cisgiordania, senza riuscirci. Lo scorso giugno, infatti, Unilever aveva fatto sapere che avrebbe continuato a vendere i prodotti nei territori occupati, sostenendo di avere comunque il controllo del settore finanziario e operativo e di non voler adottare politiche discriminatorie o caratterizzate da «antisemitismo». Ben & Jerry’s aveva quindi intentato la causa contro Unilever.