È morto a 103 anni Mario Fiorentini, ex partigiano che partecipò all’organizzazione dell’attentato di via Rasella

(Leo Claudio De Petris/Pacific Press via ZUMA Wire)
(Leo Claudio De Petris/Pacific Press via ZUMA Wire)

È morto a 103 anni Mario Fiorentini, ex partigiano e accademico italiano che ebbe un importante ruolo nella Resistenza all’occupazione nazista nel corso della Seconda guerra mondiale. Fiorentini fu, tra le altre cose, tra i principali organizzatori dell’attentato di via Rasella a Roma, il 23 marzo del 1944. Fu proprio Fiorentini, che all’epoca era a capo del Gruppo di Azione Patriottica “Antonio Gramsci”, attivo a Roma, a notare dal suo nascondiglio in via del Tritone che un gruppo di militari nazisti passava regolarmente nella stretta via Rasella, in pieno centro. Informò quindi il comando militare dei partigiani che decise di sistemare una bomba in quella via, da far detonare al passaggio dei nazisti.

Nell’attentato – a cui poi Fiorentini non partecipò materialmente per non essere riconosciuto da alcuni parenti che abitavano nella zona – furono uccisi 33 soldati tedeschi e 6 civili italiani. L’attentato causò una violenta rappresaglia e i tedeschi rastrellarono 335 persone in tutta Roma che, il giorno dopo, vennero uccise e sepolte nelle fosse Ardeatine, poco lontano da Roma. Fu una delle stragi più gravi commesse dai nazisti in Italia durante la Seconda guerra mondiale.

Dopo la guerra, Fiorentini si occupò di ricerca matematica in ambito accademico e nel 1971 venne nominato professore ordinario di Geometria superiore all’Università di Ferrara.

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