Le scadenze prima del voto del 25 settembre

Tra il 12 e il 14 agosto vanno depositati i simboli, il 21 e il 22 agosto le liste dei candidati (e niente più sondaggi dopo il 10 settembre)

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)
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Il prossimo 25 settembre ci saranno le elezioni politiche, per la prima volta nella storia repubblicana nella seconda metà dell’anno. Il voto per rinnovare il parlamento necessita di una serie di adempimenti elettorali, dalla presentazione dei simboli e dei candidati alla costituzione degli uffici elettorali, tutti con scadenze precise a cui peraltro fanno riferimento le norme che regolano i tempi tecnici per indire nuove elezioni.

Secondo la Costituzione il voto deve avvenire non oltre 70 giorni dopo lo scioglimento delle camere. Inoltre, secondo due decreti del presidente della Repubblica, le liste dei candidati devono essere presentate almeno 45 giorni prima del voto, mentre le liste dei residenti all’estero con diritto di voto devono essere presentate al ministero degli Esteri almeno 60 giorni prima.

La prima scadenza da rispettare era fissata al 24 luglio, data entro la quale andavano costituiti gli uffici elettorali centrali: quello nazionale alla Corte di Cassazione, quelli circoscrizionali (nei tribunali o nelle Corti d’Appello) per la Camera e quelli regionali per il Senato. Questi uffici elettorali, tra le altre cose, organizzano e monitorano le operazioni di voto a livello locale nel loro territorio di competenza.

Tra le 8 del 12 agosto e le 16 del 14 agosto devono essere depositati al ministero dell’Interno i simboli dei partiti che vogliono presentarsi alle elezioni, specificando le coalizioni, il programma elettorale e il capo della forza politica. Tra il 15 e il 16 agosto avverranno le verifiche che tutti i simboli siano conformi e non violino i regolamenti di Camera e Senato, dopodiché entro il 20 agosto il ministero comunicherà agli uffici elettorali quali rappresentanti dei partiti potranno depositare le liste dei candidati.

Dalle 8 del 21 agosto alle 20 del 22 agosto i partiti devono presentare agli uffici elettorali le liste dei candidati nei collegi plurinominali e i nomi dei candidati nei collegi uninominali: il “Rosatellum”, la legge elettorale con cui si andrà a votare, prevede infatti collegi più grandi in cui si voterà con un sistema proporzionale, che assegna cioè alle liste i seggi in proporzione ai voti presi; e altri più piccoli con un sistema maggioritario, in cui vince il candidato o la candidata che prende anche solo un voto più degli altri.

Entro il 26 agosto verranno nominati i presidenti di seggio, mentre tra il 31 agosto e il 5 settembre verranno nominati gli scrutatori.

Il regolamento dell’AgCom, l’Autorità garante delle comunicazioni, stabilisce che i sondaggi non possano essere diffusi nei quindici giorni precedenti le elezioni, quindi in questo caso a partire dal 10 settembre.

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