In Inghilterra alle donne trans è stata vietata la competizione nei tornei di rugby femminili

(Dan Mullan/Getty Images)
(Dan Mullan/Getty Images)

La Rugby Football Union (RFU) e la Rugby Football League (RFL), gli organi amministrativi del rugby a 15 e a 13 in Inghilterra, hanno escluso le donne trans dalla competizione nei tornei femminili, che saranno riservati alle donne nate di sesso femminile (cisgender).

È una decisione arrivata dopo due anni di studio della questione da parte delle federazioni, e si inserisce nell’ampio dibattito su come regolamentare la partecipazione delle atlete transgender nelle competizioni femminili. Le federazioni hanno detto di aver modificato i propri regolamenti sulla base delle informazioni scientifiche disponibili. Nel caso della RFL la nuova regola sarà sottoposta a una revisione nel novembre del 2024.

Lo scorso giugno la Federazione internazionale del rugby a 13 (Rugby League) aveva annunciato una temporanea esclusione delle rugbiste trans dalle competizioni femminili. Tale divieto resterà in vigore fino a quando la federazione non avrà completato la ricerca necessaria a elaborare una regolamentazione interna dedicata alla partecipazione delle giocatrici trans alle proprie competizioni. La Rugby League prevede di farlo nel 2023 e ha detto che si servirà dei dati relativi ai risultati delle giocatrici che competeranno alla prossima Coppa del mondo.

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