Cosa sappiamo dell’uomo ucciso per strada a Civitanova Marche

Era nigeriano ed è stato brutalmente aggredito da un italiano nel centro della città in provincia di Macerata

La scena dell'aggressione avvenuta in corso Umberto I a Civitanova Marche, il 29 luglio 2022 (ANSA)
La scena dell'aggressione avvenuta in corso Umberto I a Civitanova Marche, il 29 luglio 2022 (ANSA)
Caricamento player

Un uomo nigeriano è stato brutalmente aggredito e ucciso per strada nel centro di Civitanova Marche, in provincia di Macerata, da un uomo italiano che è stato fermato dalla polizia. L’aggressione è avvenuta intorno alle 14 di venerdì in corso Umberto I, una via piena di negozi: la vittima si chiamava Alika Ogorchukwu e aveva 39 anni. Diverse persone hanno assistito all’aggressione e alcune l’hanno ripresa: la polizia di Macerata ha raccolto i video per le indagini.

Il Resto del Carlino scrive che Ogorchukwu era un venditore ambulante; secondo il Corriere Adriatico chiedeva l’elemosina. L’uomo camminava con una stampella che il suo aggressore ha usato per colpirlo, per poi salirgli sopra colpendolo e trattenendolo con le mani, come mostrano i cruenti video dell’omicidio. Ogorchukwu abitava a San Severino Marche, un altro paese in provincia di Macerata, con sua moglie e suo figlio. Usava una stampella perché l’anno scorso era stato investito da una persona in automobile.

L’uomo che lo ha aggredito e ucciso si chiama Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, è un operaio di 32 anni e ha piccoli precedenti penali. La polizia lo ha arrestato per omicidio volontario e rapina dato che, dopo aver picchiato Ogorchukwu, Ferlazzo gli ha preso il cellulare e si è allontanato. Inizialmente Ferlazzo aveva detto alla polizia di averlo attaccato perché Ogorchukwu aveva «fatto degli apprezzamenti» sulla donna che lo accompagnava. Ma secondo successive ricostruzioni, apparentemente più fondate, Ferlazzo avrebbe ucciso Ogorchukwu perché aveva chiesto l’elemosina alla donna in un modo giudicato troppo insistente.

Nessuna delle persone che ha assistito all’aggressione è intervenuta fisicamente per fermare Ferlazzo. Qualcuno ha gridato «Così lo uccidi» per farlo smettere, altri hanno chiamato la polizia e i soccorsi.