La giornalista che aveva protestato in diretta televisiva contro l’invasione dell’Ucraina è stata multata per aver screditato l’esercito russo

(AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
(AP Photo/Alexander Zemlianichenko)

Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che lo scorso marzo era stata arrestata per aver esposto un cartello in diretta televisiva per protestare contro la guerra in Ucraina, è stata multata per circa 780 euro per aver pubblicato online un commento contro l’esercito russo. Nello specifico, Ovsyannikova aveva  scritto che i responsabili della guerra finiranno sul banco degli imputati di un tribunale internazionale. La multa è stata decisa da un tribunale dopo una rapida udienza e fa riferimento a una legge che esiste in Russia da marzo – poco dopo l’inizio dell’invasione in Ucraina – e che vieta ai cittadini di “screditare” l’esercito.

Durante quest’ultima udienza Ovsyannikova ha detto davanti alla corte che quel processo era stato messo in piedi solo per intimidire lei e quelli come lei che si oppongono alla guerra in Ucraina, e che farà ricorso in appello.

Dopo il primo arresto a marzo (dopo il quale era stata liberata e multata per circa 480 euro), dieci giorni fa Ovsyannikova era stata arrestata una seconda volta ed era stata trattenuta qualche ora in un commissariato di Mosca per aver esposto un cartello di protesta davanti al Cremlino. Il mese prossimo dovrà presenziare a un’udienza su un altro caso ancora, anche questo legato a un suo post pubblicato online.