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  • Mercoledì 27 luglio 2022

Il nuovo ponte che unisce la regione di Dubrovnik al resto della Croazia

È stato inaugurato martedì: permetterà di spostarsi da una parte all'altra senza passare dalla Bosnia-Erzegovina

(EPA/STRINGER)
(EPA/STRINGER)
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Martedì sera in Croazia è stato inaugurato un ponte sul mar Adriatico che collega due parti del paese precedentemente divise da un lembo di terra bosniaca. La regione più a sud della Croazia, quella dove si trova la città di Dubrovnik (o Ragusa), era infatti geograficamente separata dal resto del paese per via di uno sbocco sul mare della Bosnia-Erzegovina. Prima che venisse inaugurato il ponte, le persone che volevano passare da una parte all’altra della Croazia dovevano attraversare due frontiere – col rischio di aspettare ore in coda – o prendere un traghetto tra le città croate di Trappano e Porto Tolero (più a nord).

Ora, con l'apertura del ponte, croati e turisti potranno passare da una parte all'altra in macchina senza attraversare frontiere, e senza uscire dall'Unione Europea (di cui la Croazia fa parte ma la Bosnia-Erzegovina no). Il ponte è stato chiamato ponte di Pelješac, o Ponte di Sabbioncello in italiano, perché va dalla penisola di Sabbioncello alla località di Komarna.

Il progetto del ponte di Pelješac è stato finanziato per la gran parte dall'Unione Europea, che ha contribuito con 357 milioni di euro su 420 milioni totali e l'ha definito «uno dei più grandi progetti finanziati dalla politica di coesione nell'UE e in Croazia». Il progetto finanziato prevede, oltre alla costruzione del ponte, anche altre infrastrutture e ristrutturazioni nella zona, tra cui la costruzione di un sottopassaggio nella cittadina di Ston (Stagno): questi progetti verranno terminati nel 2023.

Elisa Ferreira, commissaria europea per la Coesione e le Riforme, ha commentato: «Questo ponte è un simbolo della solidarietà europea e del sostegno alla Croazia in termini finanziari e politici. Migliorerà la vita dei cittadini sul campo e farà parte della storia dello sviluppo della Croazia».

Il ponte visto da Komarna (EPA/STRINGER)

Il ponte renderà infatti più facile il passaggio di merci e persone tra due importanti città croate, Dubrovnik e Split (Spalato), faciliterà l'accesso ai servizi pubblici e alle attività economiche per gli abitanti della zona e porterà grande beneficio al turismo. Oltre che per le località balneari, la zona meridionale della Croazia è molto frequentata anche perché Dubrovnik è patrimonio Unesco.

La costruzione del ponte era stata appaltata alla China Road and Bridge Corporation.

Il ponte di Pelješac è lungo 2,4 chilometri e alto 55 metri per permettere il passaggio alle navi. Una delle principali obiezioni della Bosnia-Erzegovina quando è stato approvato il progetto era infatti legata al timore che un ponte potesse ostacolare le attività marittime del porto di Neum, che si trova appunto sulla sua striscia di territorio e costituisce per il paese uno sbocco strategico dal punto di vista commerciale.