Prime Video vuole cambiare

Il servizio di streaming di Amazon ha cambiato aspetto, e vuole farsi trovare pronto per un paio di importanti appuntamenti

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Tra le cose per cui in genere Prime Video, il servizio di streaming di Amazon, è noto e apprezzato non c’è di solito la sua interfaccia, che per anni è rimasta perlopiù invariata. Ora la piattaforma è stata profondamente rinnovata (gli utenti se la troveranno cambiata nei prossimi giorni o nei prossimi mesi, a seconda dei dispositivi che usano) e, tra le altre cose, assomiglia parecchio più di prima a Netflix e Disney+. Questo rinnovamento d’interfaccia arriva inoltre, probabilmente non a caso, prima di mesi parecchio importanti per Prime Video, su cui a settembre arriveranno il football americano e, soprattutto, quella che è già ora, dopo solo una stagione, la serie più costosa di sempre: Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere.

Prime Video (nei comunicati l’azienda insiste affinché la si chiami così e non “Amazon Prime” o “Amazon Prime Video”) esiste nelle sue prime forme dal 2006. Il suo primo nome, quando ancora era un servizio solo statunitense, fu Amazon Unbox, poi diventato Amazon Video on Demand e dopo ancora rinominato Amazon Instant Video. Fu associato all’abbonamento Prime di Amazon (che ha circa 200 milioni di iscritti) nel 2011 e produce i suoi contenuti originali dal 2013. E sono «almeno otto anni», ha scritto Vulture, che «l’interfaccia utente non veniva cambiata così tanto».

Sempre Vulture ha aggiunto: «Sebbene la piattaforma Prime Video sia cresciuta parecchio dai tempi di Alpha HouseMozart in the Jungle, le fondamenta della sua UI sono cambiate pochissimo, fatta eccezione per un paio di alterazioni cosmetiche come per esempio dei nuovi caratteri e l’autoplay dei trailer».

Su quanto poco piacesse l’interfaccia di Prime Video, non si fa granché fatica a trovare opinioni: «Paragonata a Netflix, Disney+ e agli altri principali servizi» ha scritto The Verge «non è di certo mai stata la più elegante o la più intuitiva, mancava di pulizia e sembrava raffazzonata». Secondo il New York Times, «se Amazon eccelle nel dare ordine e accessibilità a un’apparentemente infinita serie di articoli, Prime Video» era invece, e lo era da parecchio tempo, «brutta e rudimentale». Addirittura, qualche mese fa il sito Paste titolò un suo articolo (evidentemente esagerando, ma comunque palesando una sensazione diffusa) “Prime Video è ormai davvero impossibile da usare”.

La nuova interfaccia, che molti siti hanno visto e descritto ma che ancora non hanno potuto usare direttamente, sembra invece piacere. Le principali novità – arrivate dopo un lavoro che Prime Video dice essere durato un anno e mezzo – riguardano l’aggiunta di un menu laterale di navigazione, l’aggiunta dei “Top 10” contenuti di un certo tipo e una maggiore enfasi su alcune offerte di Prime Video, a cominciare dalla tv in diretta.

In riferimento al fatto che vari nuovi elementi rendono Prime Video molto simile a Netflix, Helena Cerna, direttrice del “product management” di Amazon, ha detto che «parte della facilità d’uso sta nella familiarità e che quindi, essendoci ormai «modelli già stabiliti», Prime Video ha scelto di «sfruttarli».

 

Visto quando è stata presentata la nuova interfaccia non è difficile interpretare la novità come un modo di mettersi l’abito migliore in vista di una serie di grandi eventi. Il primo sarà l’arrivo, a settembre, a seguito di un investimento annuale di circa un miliardo di dollari, del “Thursday Night Football”, le partite del giovedì sera del campionato NFL.

Sempre a settembre, su Prime Video arriveranno i primi episodi dell’attesissima serie sul Signore degli Anelli che «porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità».

Se ne parla meno ma, in futuro, potrebbe offrire interessanti risvolti anche la sezione “Live TV”, televisione in diretta, che diversi osservatori pensano potrà diventare molto importante per i servizi di streaming: per ricreare il senso televisivo di visione collettiva per evitare che, persi in un’offerta soverchiante, gli utenti passino troppo tempo a scegliere cosa guardare, per poi magari non guardare niente.

Di recente, Prime Video ha inoltre annunciato diverse sue novità per l’Italia. Tra le altre cose ci saranno un “LOL Xmas Special: Chi ride è fuori”, una nuova stagione di Dinner Club (in cui gli ospiti e compagni di viaggio di Carlo Cracco saranno Antonio Albanese, Paola Cortellesi, Marco Giallini e Luca Zingaretti), la serie “Sono Lillo”, un comedy show sull’improvvisazione condotto da Frank Matano.