Un maresciallo e un carabiniere sono stati condannati per falso nel secondo processo per la morte di Stefano Cucchi

Stefano Cucchi (ANSA)
Stefano Cucchi (ANSA)

La Corte d’Assise d’appello di Roma ha condannato il maresciallo Roberto Mandolini a 3 anni e 6 mesi e il carabiniere Francesco Tedesco a 2 anni e 4 mesi all’interno del secondo processo sull’omicidio di Stefano Cucchi, il giovane romano trovato morto il 22 ottobre del 2009 dopo essere stato arrestato e ricoverato in ospedale. I due sono stati giudicati colpevoli di aver falsificato il verbale di arresto di Cucchi. Tedesco è il carabiniere la cui testimonianza aveva fatto riaprire le indagini dopo il primo processo.

Lo scorso 4 aprile la Corte di Cassazione aveva condannato in via definitiva a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, ma aveva deciso che il processo di secondo grado nei confronti di Mandolini e Tedesco si sarebbe dovuto celebrare di nuovo. Nel primo processo d’appello Mandolini, che nel 2009 era capo della stazione Appia, era stato condannato a 4 anni di carcere e Tedesco a 2 anni e 6 mesi. La sentenza di oggi della Corte d’Assise d’appello è arrivata poco prima della data della prescrizione del reato.