La Camera ha approvato le dimissioni da parlamentare di Elio Vito

(ANSA/MATTEO CORNER)
(ANSA/MATTEO CORNER)

La Camera dei deputati ha approvato le dimissioni da parlamentare di Elio Vito, annunciate lo scorso 19 giugno insieme alla decisione di lasciare il suo partito, Forza Italia. Perché le dimissioni di un parlamentare siano effettive, devono essere infatti approvate dalla sua Camera di appartenenza. La Camera dei deputati lo ha fatto con 225 voti a favore e 158 contrari: il voto si è svolto a scrutinio segreto. Le dimissioni dei parlamentari vengono quasi sempre respinte dal Parlamento quando vengono presentate la prima volta: in questo caso invece non è successo, ed è un fatto piuttosto insolito.

Vito, che ha 61 anni e viene da una formazione politica nel Partito Radicale, era in Forza Italia fin dalla sua fondazione ed era stato in passato anche capogruppo del partito alla Camera. Ma da tempo ne criticava la linea, giudicata troppo conservatrice. Le più recenti polemiche con i dirigenti del partito avevano riguardato la mancata condanna del leader Silvio Berlusconi all’invasione russa dell’Ucraina e l’alleanza tra Forza Italia e una lista vicina al partito neofascista CasaPound al ballottaggio per le elezioni amministrative di Lucca (vinte poi dal candidato di centrodestra Mario Pardini).

Parlando della sua decisione di lasciare Forza Italia e di dimettersi da deputato, Vito aveva detto: «Forza Italia ha perso la sua natura di movimento leaderistico, liberale e democratico. La sua classe dirigente si è chiusa in una gestione accentrata ed esclusiva del potere e le voci critiche sono state messe al bando, silenziate ed escluse dagli strumenti di comunicazione».