Il presidente dello Sri Lanka Gotabaya Rajapaksa ha detto che si dimetterà, in seguito alle grandi proteste di sabato

Gotabaya Rajapaksa (Andy Buchanan - Pool/Getty Images)
Gotabaya Rajapaksa (Andy Buchanan - Pool/Getty Images)

Il presidente dello Sri Lanka Gotabaya Rajapaksa ha annunciato che mercoledì rassegnerà le dimissioni, come richiesto dai manifestanti che sabato hanno organizzato grandi manifestazioni di protesta in tutto il paese e hanno anche assaltato il palazzo presidenziale nella capitale, Colombo. Rajapaksa – che è presidente dal 2019 e che era stato ministro della Difesa durante le fasi finali della Guerra civile, guidando la repressione militare dei terroristi delle Tigri Tamil – ha accettato di dimettersi dopo averne discusso con i rappresentanti dei partiti, «per garantire un passaggio pacifico dei poteri».

Le proteste di sabato sono state solo le ultime di una lunga serie di manifestazioni contro il governo e contro il presidente che vanno avanti da aprile. I manifestanti accusano il governo essere corresponsabile della crisi economica, considerata la peggiore dal 1948, l’anno in cui lo Sri Lanka ottenne l’indipendenza dal Regno Unito. Per cercare di placare le proteste a inizio maggio si era dimesso il primo ministro Mahinda Rajapaksa (fratello del presidente) e al suo posto era stato nominato Ranil Wickremesinghe. Sabato anche Wickremesinghe aveva annunciato le sue dimissioni.

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