Robert Crimo, che era stato arrestato per la sparatoria del 4 luglio vicino a Chicago, è stato formalmente accusato di aver ucciso 7 persone

(Ashlee Rezin/Chicago Sun-Times via AP)
(Ashlee Rezin/Chicago Sun-Times via AP)

Robert E. Crimo è stato formalmente accusato di aver ucciso 7 persone e di averne ferite oltre 30 nella sparatoria del 4 luglio a Highland Park, città a nord di Chicago, durante la parata per il Giorno dell’Indipendenza. Crimo, che ha 21 anni, era stato arrestato alcune ore dopo l’attacco in quanto “persona di interesse”, ma non era ancora sospettato. Inizialmente le persone di cui era stata accertata la morte nella sparatoria erano 6: una settima è morta martedì in ospedale per le ferite riportate.

Martedì la polizia ha detto che Crimo era già noto alle autorità dal 2019. Gli agenti erano stati chiamati a intervenire una prima volta dopo che aveva provato a suicidarsi, e una seconda quando un membro della sua famiglia aveva riferito che Crimo aveva minacciato di «uccidere tutti». In quell’occasione era stata trovata a casa sua una collezione di coltelli, che comprendeva un pugnale e una spada. Nonostante questo, negli anni successivi Crimo era riuscito ad acquistare diverse armi, compreso il fucile con cui secondo la polizia avrebbe compiuto l’attacco del 4 luglio.

Sui media americani questi precedenti di Crimo sono stati messi in relazione con la recente approvazione negli Stati Uniti di una legge che introduce alcune limitazioni alla vendita e al possesso di armi. La legge infatti espande i controlli sui precedenti penali e sulla salute mentale per le persone minori di 21 anni che vogliono acquistare un’arma, e avrebbe quindi potuto evitare che Crimo acquistasse le sue, visto che quando lo ha fatto aveva meno di 21 anni.

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