Abdel Fattah al Burhan, il generale che aveva guidato il colpo di stato in Sudan lo scorso ottobre, ha detto che l’esercito permetterà la formazione di un governo civile

Il generale Abdel Fattah al Burhan durante una conferenza stampa dopo il colpo di stato di ottobre (AP Photo/Marwan Ali, File)
Il generale Abdel Fattah al Burhan durante una conferenza stampa dopo il colpo di stato di ottobre (AP Photo/Marwan Ali, File)

Lunedì il generale che aveva guidato il colpo di stato in Sudan lo scorso ottobre, Abdel Fattah al Burhan, ha detto che l’esercito permetterà la formazione di un governo civile nel paese. Il Sudan è governato da una giunta militare da gennaio, quando l’ex primo ministro Abdalla Hamdok si era dimesso dopo che non era riuscito a garantire una transizione democratica in seguito al colpo di stato.

L’annuncio di Fattah al Burhan è stato fatto dopo che negli ultimi giorni si erano intensificate le grandi proteste popolari che vanno avanti da mesi contro il colpo di stato militare di ottobre: giovedì scorso nella repressione delle proteste da parte dell’esercito erano state uccise nove persone (sono 114 i manifestanti uccisi dallo scorso ottobre).

Non è chiaro se Fattah al Burhan abbia realmente intenzione di favorire la formazione di un governo civile in Sudan – un paese con 44 milioni di abitanti – e il suo annuncio non ha placato le proteste dei manifestanti, che anzi si sono intensificate in alcune zone della capitale Khartoum.