Venerdì, in Libia, alcuni dei manifestanti che protestavano contro il governo hanno incendiato il parlamento, che ha sede nella città orientale di Tobruk: i manifestanti hanno fatto irruzione nell’edificio e ne hanno incendiato alcune parti. Le proteste, che hanno coinvolto diverse centinaia di persone, si sono tenute anche nella capitale Tripoli e in altre città più piccole.
I manifestanti protestavano contro il governo a causa delle sistematiche interruzioni di corrente dei giorni scorsi e della situazione di instabilità politica in cui si trova il paese. La Libia ha formalmente due primi ministri da febbraio, quando il parlamento libico, quello che i manifestanti hanno incendiato, aveva nominato Fathi Bashagha, ex ministro dell’Interno, per sostituire Abdul Hamid Dbeibah, che però da allora si rifiuta di cedere il potere. La situazione politica è grave da diversi mesi: si teme che le tensioni potrebbero riportare il paese indietro di oltre due anni, quando in Libia c’erano due governi in competizione tra loro, uno a Tripoli e uno a Tobruk, e due schieramenti armati formati da milizie che si combattevano per prendere il controllo del territorio.