Josef Schütz, 101 anni, è stato condannato a cinque anni di carcere in Germania per crimini legati al nazismo

Josef Schuetz durante il processo (Fabian Sommer/dpa/ANSA)
Josef Schuetz durante il processo (Fabian Sommer/dpa/ANSA)

Martedì un tribunale dello stato tedesco del Brandeburgo ha condannato a cinque anni di carcere Josef Schütz, un uomo di 101 anni che tra il 1942 e il 1945 fu una delle guardie del campo di concentramento nazista di Sachsenhausen, a nord di Berlino. Schütz è la persona più anziana di sempre a essere condannata per crimini legati al nazismo.

L’accusa nei confronti di Schütz era di aver favorito l’uccisione di più di 3.500 detenuti – tra cui molti ebrei, prigionieri politici e prigionieri di guerra – pur non avendo commesso materialmente gli omicidi. Il processo nei suoi confronti era iniziato nell’ottobre del 2021, e nel corso delle udienze Schütz si era sempre dichiarato innocente e aveva sostenuto di non essere mai stato guardiano nel campo di Sachsenhausen.

I giudici hanno però ritenuto che ci fossero sufficienti prove a documentare il lavoro di Schütz nel campo di concentramento in quegli anni. Nonostante la condanna, è altamente improbabile che Schütz andrà in carcere, considerata la sua età: i suoi avvocati hanno infatti annunciato che presenteranno ricorso e Schütz rimarrà libero fino alla sentenza di appello, per cui ci potranno volere molti mesi.