Il centrodestra ha ottenuto una grossa vittoria alle elezioni locali in Andalusia, in Spagna

Juanma Moreno (Fran Santiago/Getty Images)
Juanma Moreno (Fran Santiago/Getty Images)

Alle elezioni per il rinnovo del parlamento locale in Andalusia, una delle più importanti Comunità autonome della Spagna (grossomodo l’equivalente delle nostre regioni), il Partito popolare di centrodestra ha ottenuto la maggioranza assoluta per la prima volta nella sua storia, in una regione che storicamente era stata dominata dalla sinistra.

Il vincitore delle elezioni è il governatore uscente e leader locale del Partito popolare (PP) Juan Manuel Moreno Bonilla, noto anche come Juanma Moreno. 52 anni, leader del PP andaluso dal 2014, quando fu scelto dall’allora primo ministro Mariano Rajoy, Moreno era diventato nel 2018 il primo governatore andaluso non di sinistra, ma grazie a una vittoria piuttosto faticosa: il suo governo era stato sostenuto da una coalizione ampia e litigiosa, che comprendeva i centristi di Ciudadanos e l’estrema destra di Vox.

Ma alle elezioni di domenica il PP è riuscito a ottenere la maggioranza assoluta in completa autonomia: 58 seggi (la maggioranza è di 55) che potrebbero consentirgli di governare da solo: senza Vox, che ha migliorato di poco la sua posizione (da 12 a 14 seggi) e senza Ciudadanos, che è completamente sparito dal Parlamento andaluso: da 21 seggi a zero. È un risultato importante per Moreno, considerando che nella scorsa legislatura il PP aveva appena 26 seggi.

In questa grafica del giornale el Diario, il PP è in azzurro, il PSOE in rosso, Vox in verde chiaro e la sinistra radicale nei due verdi più scuri. In arancione, soltanto nello schema del 2018, c’è Ciudadanos

La sinistra ha subìto una sconfitta storica: il Partito Socialista (PSOE) è passato da 33 a 30 seggi, ma soprattutto la sinistra più radicale, divisa in due piccole coalizioni, è passata da 17 seggi a sette.

Parte del merito della vittoria, secondo gli analisti, va attribuita al leader nazionale del PP, Alberto Núñez Feijóo, che è stato nominato quest’anno e che sta cercando di trasformare il partito in una forza più moderata e centrista, rinunciando ai tentativi degli ultimi anni di avvicinarsi a Vox.