La Russia ha vietato a quasi mille statunitensi e canadesi di entrare nel paese in risposta alle «azioni ostili» sulla guerra in Ucraina

(Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP, File)
(Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP, File)

Le autorità russe hanno fatto sapere di aver vietato in questi mesi l’ingresso nel paese a 963 persone statunitensi, annunciando che continueranno a introdurre limitazioni simili in risposta a quelle che hanno definito «azioni ostili» da parte del governo americano rispetto alla guerra in corso in Ucraina. Nella lista è presente anche il presidente americano Joe Biden, più vari esponenti della sua amministrazione. Il ministero degli Esteri russo ha aggiunto alla lista delle persone che non possono entrare nel paese anche 26 persone canadesi, tra cui funzionari governativi della difesa, imprenditori di aziende che si occupano di difesa e Sophie Grégoire Trudeau, la moglie del primo ministro Justin Trudeau (già presente da tempo).

Secondo le autorità russe, l’introduzione di queste misure – in larga parte simboliche – è stata necessaria per contrastare «il regime americano, che sta cercando di imporre un ‘nuovo ordine mondiale’ basato su regole neo-coloniali». La lista delle persone canadesi che non potranno andare in Russia è stata resa nota quattro giorni dopo che il governo canadese aveva approvato una legge che vieta al presidente russo Vladimir Putin e a circa mille membri del suo governo di entrare in Canada.

– Leggi anche: L’inchiesta del New York Times sugli ucraini uccisi a Bucha dall’esercito russo