• Mondo
  • Sabato 30 aprile 2022

In India e in Pakistan il caldo sta facendo sconquassi

Le temperature mai così alte stanno mettendo in crisi la rete elettrica, i trasporti ferroviari, l'agricoltura e altri settori

Un gruppo di persone di Lucknow, in India, che ha cercato sollievo alle alte temperature del 28 aprile 2022 in una zona ombrosa di un parco (AP Photo/Rajesh Kumar Singh)
Un gruppo di persone di Lucknow, in India, che ha cercato sollievo alle alte temperature del 28 aprile 2022 in una zona ombrosa di un parco (AP Photo/Rajesh Kumar Singh)
Caricamento player

In gran parte dell’India e in Pakistan aprile, maggio e giugno, i mesi che precedono la stagione dei monsoni, sono quelli in cui fa più caldo. Nell’ultimo decennio è successo spesso che le temperature cominciassero a salire prima del solito e così anche quest’anno: sono aumentate a partire da marzo, il mese più caldo mai registrato in più di un secolo in India, e questa settimana si sono superati i 45 °C in molte località. Il dipartimento meteorologico del governo indiano prevede che la situazione peggiorerà nel corso del weekend, e che ci saranno diminuzioni significative delle temperature solo da lunedì grazie all’arrivo di precipitazioni.

Il caldo ha già creato vari problemi: per la salute delle persone, per le attività agricole, per lo spegnimento degli incendi e per la produzione di energia, dato che si usa di più l’aria condizionata in un momento in cui il prezzo del carbone – il principale combustibile usato come fonte energetica in questi paesi – era già più alto del consueto a causa della situazione internazionale. Le zone più interessate si trovano nel nord-est dell’India, in particolare nello stato del Rajasthan.

Gran parte della popolazione indiana e pakistana che vive nelle zone rurali non dispone di sistemi di raffrescamento a casa, dunque è particolarmente esposta a colpi di calore. Molte persone poi si stanno rivolgendo ai medici a causa di malesseri gastrointestinali causati dall’aver mangiato alimenti che si erano guastati a causa del caldo. Nello stato indiano di Odisha le scuole sono state tenute chiuse per una settimana per il caldo eccessivo; nel Bengala occidentale si è deciso di anticipare di alcuni giorni le vacanze estive.

Nonostante la maggior parte delle persone non abbia sistemi di aria condizionata a casa, l’aumento della domanda di energia per alimentare quelli esistenti ha messo alla prova le reti elettriche di molte città, compresa New Delhi, dove le autorità temono blackout. Era da almeno nove anni che in questo periodo non c’erano riserve così basse di carbone in India e sempre venerdì decine di treni passeggeri sono stati cancellati per dare la priorità al trasporto del carbone destinato alle centrali. Venerdì Satyendar Jain, ministro della Salute e dell’Energia del governo locale della capitale indiana, ha detto che in molte centrali elettriche a carbone il combustibile attualmente a disposizione basta per meno di un giorno di produzione di energia.

Sempre a New Delhi c’è un problema con le discariche: nell’ultima settimana sono scoppiati vari incendi tra i rifiuti. Secondo le autorità sono dovuti a fenomeni di combustione spontanea causata dalle alte temperature, che di certo ne favoriscono la propagazione.

Il dipartimento meteorologico del governo del Pakistan invece teme che le temperature più alte del solito potrebbero favorire improvvise inondazioni dovute al parziale scioglimento di ghiacciai himalayani. Nel 2013, quando accadde una cosa del genere nello stato indiano dell’Uttarakhand, morirono più di 5.700 persone.

Infine per quanto riguarda le coltivazioni il caldo eccessivo rischia di danneggiare le piante prima del raccolto e impedisce agli agricoltori e ai braccianti di lavorare per gran parte del giorno. È a rischio soprattutto il grano.

Dal 2010 i periodi di caldo intenso come quello attuale hanno causato la morte di più di 6.500 persone in India e secondo i climatologi il riscaldamento globale potrebbe rendere le cose più difficili nei prossimi anni, in tutto il Sud-Est Asiatico. Periodi prolungati con temperature più alte della norma ci sono sempre stati, ma si prevede che in questa parte del mondo diventeranno più frequenti, più lunghi e più pericolosi.