Cos’è successo al gruppo di turisti con disabilità alla stazione di Genova, dall’inizio

È stato costretto a prendere un autobus di Trenitalia nonostante avesse prenotato i posti: la procura di Genova ha aperto un'indagine

(ANSA/LUCA ZENNARO)
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Negli ultimi giorni sui giornali si è scritto molto di una storia che lunedì pomeriggio ha coinvolto un gruppo di persone con disabilità in vacanza in Liguria. Nella stazione di Genova piazza Principe, il gruppo composto da 25 turisti e da cinque operatori dell’associazione Haccade è stato costretto a rinunciare ai posti che aveva prenotato su un treno regionale per Milano e a fare il viaggio in pullman, con qualche disagio. Il motivo è che le carrozze erano sovraffollate e i viaggiatori che avrebbero dovuto alzarsi e lasciare liberi i posti prenotati non l’hanno fatto, nonostante le sollecitazioni del personale di Trenitalia.

L’associazione di consumatori Assoutenti ha presentato un esposto contro i viaggiatori che avrebbero dovuto lasciare il posto, che ha portato la procura di Genova ad aprire un’indagine contro ignoti per violenza privata. L’associazione Haccade, che da anni organizza viaggi di questo tipo, ha raccontato tutto l’accaduto in un post, sottolineando che il loro disagio «è un disagio causato anche ai passeggeri dello stesso treno» e che non riteneva «adeguato ipotizzare la discesa di trenta passeggeri, in quanto non sarebbero potuti rimanere sul mezzo neanche in piedi».

Il gruppo di turisti accompagnato dagli operatori di Haccade si trovava a Genova da giovedì 14 aprile per una vacanza e aveva programmato il ritorno a Milano Centrale per il primo pomeriggio di lunedì 18, comprando i biglietti con una decina di giorni in anticipo e usando la Carta Blu, cioè il documento di Trenitalia riservato a chi ha un’invalidità riconosciuta (nel caso del gruppo in questione, una disabilità cognitiva).

Una volta in stazione e con anticipo rispetto all’arrivo del treno, il personale ha informato il gruppo di un problema di sovraffollamento e gli ha proposto di fare il viaggio in pullman. Non è raro che Trenitalia si appoggi ai pullman per rinforzare tratte ferroviarie molto affollate come quella dalla Liguria a Milano di un lunedì di Pasquetta.

Il gruppo si è rifiutato di prendere il pullman «in quanto aventi diritto» e perché aveva la necessità di far scendere una persona alla stazione di Milano Rogoredo, tappa prevista dalla tratta ferroviaria ma che, hanno spiegato, col pullman gli era stata negata categoricamente.

Haccade ha raccontato che «il treno è arrivato al binario colmo di passeggeri ammassati sia nei vagoni che nei passaggi tra una carrozza e l’altra»: il gruppo non è nemmeno riuscito a salirci.

Trenitalia ha fatto sapere che il treno era in ritardo perché era stato sostituito a Savona a causa di un atto vandalico e che il motivo per cui era sovraffollato era che il convoglio sostitutivo aveva due carrozze in meno. Ha spiegato che prima di Genova erano «saliti numerosi viaggiatori occupando tutti i posti, compresi quelli tenuti e rimasti fino a lì liberi per la comitiva» e che il personale «è salito a bordo per invitare le persone a liberare quei posti» ma che «dopo circa venti minuti, nell’impossibilità di persuadere i clienti», ha dovuto individuare «una soluzione alternativa, utilizzando un pullman sostitutivo».

Normalmente quando un passeggero di un treno non rispetta una norma interviene prima il capotreno e poi, se ritenuto necessario, la Polizia ferroviaria o altre forze dell’ordine, in base a chi è più vicino.

Haccade ha raccontato che sul binario è intervenuta la Polizia ferroviaria, ma che non è riuscita a salire sul treno per via del sovraffollamento: in un’intervista, un’educatrice ha detto che «non era possibile trovare un’altra soluzione» e che «si è scelto di garantire l’ordine pubblico». Ha aggiunto che «c’è stata un’escalation di nervosismo» a causa delle condizioni in cui erano i passeggeri, ma che i turisti con disabilità non hanno «sentito insulti nei loro confronti, solo un enorme disagio nei confronti dell’organizzazione».

Secondo Trenitalia i posti riservati alla comitiva erano stati contrassegnati all’ingresso della carrozza, ma gli operatori di Haccade sostengono di non aver visto alcun cartello.

Oltre al disagio dovuto all’impossibilità di salire e sedersi sul treno, Haccade si è lamentata soprattutto del fatto che il viaggio alternativo organizzato da Trenitalia fosse inadatto al tipo di servizio che avevano prenotato e pagato: il pullman poi usato per raggiungere Milano è arrivato a destinazione due ore dopo il previsto, non aveva i servizi igienici a bordo, le «condizioni climatiche» erano inadeguate e all’arrivo non era stata prevista un’area di parcheggio sicura né il personale di assistenza incluso nel servizio concordato con Trenitalia. L’associazione ha detto di aver viaggiato molte altre volte con Trenitalia e di aver avuto in varie occasioni qualche problema di comunicazione con l’azienda, ma di non essersi mai trovata in una situazione come quella di lunedì in undici anni.

Il sovraffollamento dei treni regionali che vanno dalle località di mare alle città del nord Italia nei giorni di rientro dalle vacanze è un problema che si presenta di frequente e crea molti disagi nei passeggeri, che spesso sono costretti a fare viaggi anche di diverse ore in piedi.

I biglietti per i treni regionali sono validi entro 4 ore dall’emissione o dalla timbratura e possono essere acquistati anche senza posto a sedere, come avviene praticamente sempre: per evitare episodi di questo tipo, soprattutto durante la pandemia, Trenitalia aveva introdotto un sistema di prenotazione da app che mostra l’affollamento del treno e blocca l’acquisto dei biglietti per i treni già pieni, ma che non impedisce comunque a chi ha un abbonamento di salirci o a chi ha un biglietto con un altro orario di cambiare idea.

Trenitalia ha detto che rimborserà integralmente il biglietto a tutti i partecipanti al viaggio di Haccade e ha ribadito il proprio impegno a tutelare il diritto alla mobilità di tutti. L’indagine della procura di Genova è stata aperta dopo l’esposto presentato da Assoutenti: per individuare i passeggeri coinvolti, i magistrati dovranno guardare le registrazioni delle telecamere della stazione e interrogare i membri del gruppo di Haccade e il personale presente.