Otto peacekeeper dell’ONU sono morti nello schianto di un elicottero nella Repubblica Democratica del Congo

Un peacekeeper dell'ONU a Kibumba, nella provincia di Kivu Nord, lo scorso 28 gennaio (AP Photo/ Moses Sawasawa)
Un peacekeeper dell'ONU a Kibumba, nella provincia di Kivu Nord, lo scorso 28 gennaio (AP Photo/ Moses Sawasawa)

Otto peacekeeper che facevano parte di una missione dell’ONU sono morti nello schianto di un elicottero nella Repubblica Democratica del Congo, nell’Africa centrale. Le autorità militari del Pakistan hanno comunicato che sei persone erano pakistane, una russa e una serba. Le cause che hanno portato allo schianto del mezzo, confermato dal portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, sono ancora da chiarire.

L’elicottero stava sorvolando la regione di Rutshuru, nella provincia di Kivu Nord, un’area del nord-est del paese in cui da anni sono in corso guerre, conflitti etnici e invasioni territoriali da parte degli stati confinanti. Le autorità militari del Congo hanno detto che l’elicottero sarebbe stato abbattuto dal gruppo armato di ribelli M23, sospettato di aver compiuto altri attacchi nella stessa zona nei giorni precedenti. Al momento non ci sono conferme ed è stata aperta un’indagine.

La provincia del Kivu Nord è la stessa area in cui nel febbraio del 2021 furono uccisi l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista dell’auto su cui i due viaggiavano, Mustapha Milambo.