Piercamillo Davigo sarà processato per rivelazione del segreto d’ufficio

Piercamillo Davigo a Roma, 17 giugno 2019 (ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)
Piercamillo Davigo a Roma, 17 giugno 2019 (ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

Piercamillo Davigo, storico membro del pool Mani Pulite e membro del Consiglio Superiore della Magistratura fino all’ottobre del 2020, è stato rinviato a giudizio dalla giudice per le udienze preliminari di Brescia Federica Brugnara. Davigo è accusato di rivelazione del segreto d’ufficio in quello che oggi è conosciuto come “caso Amara” dal nome dell’avvocato Piero Amara, per anni consulente legale di Eni.

Il caso ha a che fare con alcuni verbali segreti contenenti accuse non confermate contro alti esponenti del mondo politico e giudiziario, e che sarebbero stati fatti circolare tra i magistrati e consegnati ad alcuni giornalisti. In questi verbali Amara faceva riferimento a una presunta organizzazione segreta chiamata “Ungheria” in grado di condizionare la vita politica e giudiziaria del paese.

– Leggi anche: La vicenda dei verbali segreti nel Consiglio superiore della magistratura

Il processo inizierà davanti alla prima sezione del Tribunale di Brescia il prossimo 20 aprile e dovrà stabilire se Davigo, che aveva ricevuto quei verbali nell’aprile 2020, abbia violato i doveri legati alle sue funzioni e diffuso i verbali ad altri componenti del Consiglio Superiore della Magistratura in modo «informale e senza alcuna ragione ufficiale», come si legge nel capo di imputazione.