Quattro funzionari bielorussi sono stati incriminati negli Stati Uniti per avere inscenato la minaccia di una bomba sul volo dirottato per arrestare il giornalista d’opposizione Roman Protasevich

Roman Protasevich arrestato dalla polizia a Minsk, nel 2017 (AP Photo/Sergei Grits)
Roman Protasevich arrestato dalla polizia a Minsk, nel 2017 (AP Photo/Sergei Grits)

Giovedì il dipartimento della Giustizia statunitense ha incriminato quattro funzionari bielorussi per pirateria aerea, per aver inscenato la minaccia di una bomba sul volo Ryanair dirottato lo scorso maggio a Minsk con l’obiettivo di arrestare il giornalista di opposizione bielorusso Roman Protasevich. Protasevich, che era a bordo dell’aereo, era stato poi arrestato dalle autorità bielorusse e si trova ora agli arresti domiciliari: è uno dei fondatori del principale organo di informazione indipendente del paese, Nexta, molto critico nei confronti del regime autoritario del presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

Le persone incriminate sono il direttore e il vicedirettore dell’autorità statale bielorussa per la navigazione aerea e due funzionari delle forze dell’ordine bielorusse. Nello specifico, i due dirigenti, Leonid Mikalaevich Churo e Oleg Kazyuchits, avrebbero allertato il personale di volo, su cui c’erano quattro passeggeri americani, della minaccia di una bomba a bordo e poi falsificato il verbale relativo al dirottamento del volo, col coinvolgimento dei due agenti.

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