L’EMA ha raccomandato ai paesi europei di autorizzare la somministrazione del vaccino di Pfizer-BioNTech ai bambini tra i 5 e gli 11 anni

Flaconcini usati del vaccino Pfizer-BioNTech negli Stati Uniti (AP Photo/John Locher)
Flaconcini usati del vaccino Pfizer-BioNTech negli Stati Uniti (AP Photo/John Locher)

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha raccomandato ai paesi europei di autorizzare la somministrazione del vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech anche ai bambini tra i 5 e gli 11 anni: finora era autorizzato per la somministrazione ai maggiori di 12 anni. La dose raccomandata sarà un terzo di quella per chi ha almeno 12 anni, e la somministrazione prevederà due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra.

Il vaccino è stato testato su circa 2mila bambini tra i 5 e gli 11 anni che non fossero già stati contagiati dal coronavirus, e la risposta immunitaria riscontrata (basata sul livello di anticorpi prodotti contro il virus) è stata paragonabile a quella rilevata sui ragazzi tra i 16 e i 25 anni. Come sempre in studi di questo genere, i bambini testati sono stati divisi in due gruppi: 1.305 di loro avevano effettivamente ricevuto il vaccino (di questi in tre avevano sviluppato sintomi della COVID-19) e 663 avevano ricevuto invece una sostanza che non fa nulla (placebo, sviluppando in 16 la malattia).

In questo studio, quindi, il vaccino ha avuto il 90,7 per cento dell’efficacia nel prevenire la COVID-19, anche se l’EMA ha detto che la percentuale di efficacia reale potrebbe essere tra il 67,7 e il 98,3 per cento. Gli effetti collaterali riscontrati sono stati in linea con quelli segnalati dalle persone di almeno 12 anni tra: indolenzimento nella zona dell’iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi e febbre.

Sono stati in ogni caso lievi o moderati, e in miglioramento dopo pochi giorni: perciò l’EMA ha concluso che i benefici del vaccino di Pfizer-BioNTech sulla fascia d’età 5–11 superano ampiamente eventuali rischi.