Due giornalisti norvegesi sono stati arrestati in Qatar per aver indagato sui Mondiali di calcio

(Getty Images)
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Halvor Ekeland e Lokman Ghorbani, giornalisti dell’azienda radiotelevisiva di stato norvegese NRK, hanno detto di essere stati arrestati e trattenuti in Qatar per due giorni dopo aver realizzato dei servizi sullo sfruttamento dei lavoratori impegnati nella costruzione dei luoghi in cui si terranno i Mondiali di calcio del 2022.

Ekeland e Ghorbani hanno raccontato di essere stati arrestati nel loro hotel domenica scorsa, poco prima di prendere l’aereo per tornare in Norvegia. Erano in Qatar dal 14 novembre e poco prima di essere arrestati il programma televisivo Sportsrevyen aveva mandato in onda un loro servizio in cui venivano descritte le pessime condizioni dei lavoratori. Tornati in Norvegia, hanno detto di essere stati interrogati a lungo.

Un portavoce del governo qatariota ha spiegato che i due giornalisti sono stati arrestati per aver violato una proprietà privata e filmato senza permessi. Sono stati poi rilasciati senza accuse. Mercoledì il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre ha scritto: «L’arresto dei giornalisti di NRK è inaccettabile».

In molti hanno fatto notare come proprio la Norvegia sia uno dei paesi in cui il dissenso verso l’organizzazione dei Mondiali in Qatar è maggiore, a causa delle numerose denunce di sfruttamento e violazioni dei diritti umani. Di recente il giornale sportivo Josimar, tra i più critici nei confronti del Qatar, ha ricevuto una diffida da parte di uno studio legale che rappresenta il comitato organizzatore qatariota nell’inchiesta sulla corruzione che avrebbe permesso al paese di ottenere i Mondiali dalla FIFA.

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