È morto l’artista Jimmie Durham: aveva 81 anni

Jimmie Durham, Londra, 30 settembre 2015 (Eamonn M. McCormack/Getty Images for Serpentine Galleries)
Jimmie Durham, Londra, 30 settembre 2015 (Eamonn M. McCormack/Getty Images for Serpentine Galleries)

È morto l’artista Jimmie Durham: aveva 81 anni ed era considerato una delle figure più influenti dell’arte contemporanea. Durham era nato in Arkansas nel 1940, viveva tra Berlino e Napoli, e durante la sua carriera aveva lavorato per decostruire attraverso pittura, disegno, scultura e performance, i concetti e gli stereotipi della cultura occidentale.

Negli anni Sessanta e Settanta Durham si era impegnato per i diritti civili degli afroamericani e dei nativi americani. Nel 2019 aveva ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale d’Arte di Venezia.

Ralph Rugoff, curatore di quell’edizione della Biennale, dichiarò di aver assegnato il premio a Durham «per i notevoli risultati in campo artistico» che l’artista aveva raggiunto negli ultimi sessant’anni e, in particolare, «per il suo modo di fare arte che allo stesso tempo sa essere critica, divertente e profondamente umanistica». E ancora: «La sua pratica eterogenea va dal disegno al collage, dalla fotografia al video, anche se le sue opere più note sono le costruzioni scultoree, spesso realizzate con materiali naturali e oggetti d’uso quotidiano di scarso valore che evocano storie particolari. Le sue sculture sono spesso accompagnate da testi che commentano in modo scanzonato ma incisivo le prospettive e i pregiudizi eurocentrici. Il suo lavoro, che denuncia con insistenza i limiti del razionalismo occidentale e la futilità della violenza, si è soffermato spesso anche sull’oppressione e sui fraintendimenti perpetrati dai poteri coloniali ai danni delle diverse popolazioni etniche di tutto il mondo».