La polizia polacca ha respinto con gas lacrimogeni un gruppo di migranti al confine con la Bielorussia

 (Leonid Shcheglov/BelTA via AP)
(Leonid Shcheglov/BelTA via AP)

Martedì la polizia polacca ha respinto con violenza un gruppo di migranti che aveva cercato di entrare in Polonia dal confine con la Bielorussia, usando gas lacrimogeni e idranti. Secondo quanto scritto dal ministero polacco della Difesa lo ha fatto in risposta a un lancio di pietre da parte dei migranti.

Migliaia di migranti e richiedenti asilo si trovano da settimane al confine tra Bielorussia e Polonia e la loro situazione è al centro di uno scontro politico tra il governo bielorusso e l’Unione Europea. I migranti, provenienti soprattutto dal Medio Oriente, sono stati condotti in Bielorussia dal regime del dittatore Alexander Lukashenko, e poi spinti ad entrare in Polonia in modo da mettere in difficoltà le autorità polacche ed europee.

La situazione si protrae da mesi, dato che la Polonia – uno dei paesi europei più ostili nei confronti dei migranti – si è sempre rifiutata di accoglierli. Nelle ultime settimane il loro numero è cresciuto notevolmente, e il livello di tensione tra Bielorussia e Unione Europea è diventato ancora più alto.