La procura federale svizzera ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente della FIFA Sepp Blatter e dell’ex presidente della UEFA Michel Platini, per il caso della presunta tangente del 2011

 (AP Photo/MTI, Szilard Koszticsak)
(AP Photo/MTI, Szilard Koszticsak)

Martedì il ministero pubblico della confederazione della Svizzera, ovvero la procura federale del paese, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente della FIFA Sepp Blatter e dell’ex presidente della UEFA Michel Platini, per il caso delle sospette tangenti pagate dal primo al secondo nel 2011. Il caso è lo stesso a causa del quale nel 2015 il comitato etico della FIFA li aveva giudicati colpevoli di violazione del codice etico della federazione e squalificati per otto anni.

La procura ha accusato Blatter di truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele e falsità in documenti, mentre Platini di truffa, concorso in appropriazione indebita, concorso in amministrazione infedele e falsità in documenti.

La procura ha ribadito le accuse per cui Platini e Blatter erano stati squalificati dalla FIFA. Nel 2011 Blatter pagò a Platini 2 milioni di franchi svizzeri (circa 1,8 milioni di euro) in base a un accordo verbale stipulato tra i due nel 1999, quando Platini aveva collaborato come consulente di Blatter. Secondo la procura il pagamento nei confronti di Platini sarebbe stato effettuato senza nessuna base legale e avrebbe «pregiudicato il patrimonio della FIFA e illecitamente arricchito Platini». Secondo l’accusa i 2 milioni di franchi svizzeri sarebbero stati una tangente di Blatter per assicurarsi la rielezione a presidente della FIFA nel 2011.