La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha respinto un caso di abusi sessuali contro il Vaticano citando l’immunità garantita agli stati sovrani

papa francesco
(AP Photo/ Gregorio Borgia)

Martedì la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha respinto un caso di abusi sessuali presentato contro il Vaticano citando l’immunità garantita agli stati sovrani.

In particolare, la Corte si è espressa su un caso presentato da 24 persone di nazionalità belga, francese e olandese che avevano detto di aver subìto molestie sessuali da parte di vari sacerdoti quando erano bambini che si erano rivolti a un tribunale belga alcuni anni fa. Chiarendo che la Santa Sede gode di «immunità diplomatica» e «privilegi di stato nell’ambito della legge internazionale», i giudici della Corte hanno dato ragione al tribunale di Gent, in Belgio, che nel 2013 aveva detto di non avere giurisdizione nei confronti del Vaticano. 

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è un tribunale che ha sede a Strasburgo ed è riconosciuto dai 47 stati membri del Consiglio d’Europa, ma non ha a che fare con l’Unione Europea. Le sue decisioni possono essere impugnate entro tre mesi, dopo i quali diventano definitive.

La sentenza è arrivata una settimana dopo rispetto alla presentazione di un esteso rapporto sulle violenze sessuali commesse all’interno della Chiesa cattolica in Francia, secondo cui negli ultimi settant’anni più di 330mila bambini e bambine avrebbero subìto abusi sessuali da parte di sacerdoti e persone laiche legate alla Chiesa.

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