Alle elezioni comunali in Sardegna il centrosinistra ha vinto al primo turno a Carbonia, mentre il centrodestra a Olbia

Da sinistra, Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, e Pietro Morittu, sindaco di Carbonia (Facebook e ANSA)
Da sinistra, Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, e Pietro Morittu, sindaco di Carbonia (Facebook e ANSA)

Il 10 e l’11 ottobre si sono svolte le elezioni amministrative in 98 comuni della Sardegna, una settimana più tardi rispetto al resto d’Italia. Tra le città più grandi al voto c’erano Carbonia, capoluogo della provincia del Sud Sardegna, e Olbia, la quarta città più popolosa dell’isola, nella provincia di Sassari.

A Carbonia ha vinto al primo turno Pietro Morittu del Partito Democratico, sostenuto dal suo partito e da cinque liste civiche tra cui una vicina al Partito Sardo d’Azione (il partito di centrodestra del presidente della Regione Christian Solinas) e un’altra all’Unione di Centro. Morittu ha ottenuto il 65,75 per cento dei voti, mentre Luca Pizzuto, sostenuto da Movimento 5 Stelle, Mdp-Articolo uno e Partito Comunista Italiano si è fermato al 21,31 per cento. La candidata del centrodestra Daniela Garau ha invece ottenuto solo il 12,95 per cento. Morittu prenderà il posto di Paola Massidda, del Movimento 5 Stelle, che non si era ricandidata.

A Olbia, invece, ha vinto al primo turno il candidato del centrodestra, il sindaco uscente Settimo Nizzi. Sarà sindaco di Olbia per la quinta volta, dopo esserlo già stato per tre volte consecutive tra il 1997 e il 2002 per poi essere eletto di nuovo nel 2016. Ha ottenuto il 52,08 per cento delle preferenze, mentre il candidato del centrosinistra Augusto Navone ha raggiunto il 47,92 per cento.

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