In Libano la rete elettrica nazionale ha ricominciato a funzionare in parte

Generatori a gasolio a Beirut, in Libano (AP Photo/Bilal Hussein, La Presse)
Generatori a gasolio a Beirut, in Libano (AP Photo/Bilal Hussein, La Presse)

Domenica l’esercito del Libano ha portato dell’olio combustibile alle due più grandi centrali elettriche del paese mettendo fine a quasi 24 ore di interruzione nella fornitura di elettricità al paese. Non significa però che la crisi energetica del Libano – legata alla più ampia grave crisi economica – sia risolta: normalmente la rete elettrica nazionale fornisce corrente elettrica per sole due ore al giorno.

La crisi energetica del Libano si è molto aggravata da maggio, quando l’azienda turca di energia Karpowership ha chiuso la sua fornitura di elettricità al paese – a cui si doveva un quarto dell’energia erogata – perché da 18 mesi non veniva pagata. Anche in precedenza, molte persone facevano affidamento su generatori elettrici alimentati a gasolio, privati o gestiti all’interno di un sistema economico informale, perché la società elettrica nazionale, Électricité du Liban (EDL), faceva arrivare l’elettricità nelle case per un numero limitato di ore al giorno.

I generatori privati, che nel 2019 davano energia all’84 per cento delle case nelle ore di razionamento, non hanno però mai risolto il problema a causa della carenza di carburanti nel paese.

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