Il rettore talebano dell’università di Kabul ha vietato alle donne afghane di frequentare l’università

Una donna afghana dentro l'università di Kabul (AP Photo/Felipe Dana)
Una donna afghana dentro l'università di Kabul (AP Photo/Felipe Dana)

Aggiornamento: nei giorni successivi alla pubblicazione della notizia, sono stati sollevati dubbi sull’autenticità del tweet del presunto rettore dell’università di Kabul. Anche il New York Times, che per primo aveva dato la notizia, ha aggiornato il suo articolo iniziale scrivendo che non è stato possibile fare le verifiche necessarie. Il Post ha pubblicato un articolo per spiegare meglio tutta la vicenda.

Lunedì il nuovo rettore talebano dell’università di Kabul ha detto che alle donne sarà vietato frequentare l’università, sia come docenti che come studenti, «fino a quando non verrà ricreato un ambiente realmente islamico» nel paese.

https://twitter.com/MAshrafGhairat/status/1442385192824487937?s=20

La decisione del rettore è l’ultima di una serie di misure prese dal nuovo regime talebano che hanno limitato in modo molto significativo la libertà delle donne: molte delle decisioni adottate nelle ultime settimane sono sempre più simili a quelle che avevano caratterizzato il primo regime talebano in Afghanistan, tra il 1996 e il 2001.

I talebani hanno vietato alle dipendenti del comune di Kabul di andare a lavorare e alle studentesse del paese di frequentare le scuole secondarie (medie e superiori italiane). Per ora alle donne afghane è permesso iscriversi alle altre università dell’Afghanistan, ma esclusivamente in corsi frequentati e insegnati da sole donne. Il governo dei talebani ha anche chiuso il ministero degli Affari femminili, una specie di ministero delle Pari opportunità, per sostituirlo con un ministero per “la diffusione della virtù e la prevenzione del vizio”.

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