Jacob Chansley, noto come Jake Angeli, ha patteggiato una condanna per l’assalto al Congresso degli Stati Uniti

(Win McNamee/Getty Images)
(Win McNamee/Getty Images)

Venerdì Jacob Chansley, noto anche come Jake Angeli, uno dei leader dell’assalto al Congresso degli Stati Uniti dello scorso 6 gennaio, ha patteggiato una condanna dichiarandosi colpevole del reato di intralcio alla giustizia durante l’attacco. Chansley ha 34 anni ed è conosciuto anche come “sciamano del movimento QAnon”, la teoria complottista diffusa tra i sostenitori più radicali di Donald Trump. Nei disordini del 6 gennaio si era fatto notare entrando al Congresso a petto nudo, con un copricapo di pelo e corna, il volto pitturato e impugnando una lancia con attaccata una bandiera americana.

Dichiarandosi colpevole, Chansley ha accettato di ricevere una pena che sarà decisa in un’udienza il 17 novembre: andrà da un minimo di 41 a un massimo di 51 mesi di carcere.

Pochi giorni dopo l’assalto al Congresso, Chansley era stato arrestato con l’accusa di infrazione, turbamento della quiete pubblica, intralcio alla giustizia e di aver provocato disordini. Di recente il suo avvocato ha detto che Chansley soffre di problemi mentali e che dopo il suo arresto avrebbe perso la fiducia in Trump. Finora altre 50 persone tra le circa 600 incriminate con l’accusa di aver compiuto vari reati durante l’attacco si sono dichiarate colpevoli di reati minori, come turbamento della quiete pubblica.