Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi dopo la finale dei 100 metri (David Ramos/Getty Images)

Una giornata storica per lo sport italiano

Due medaglie d'oro in pochi minuti nell'atletica leggera, una nei 100 metri e una nel salto in alto: non era mai successo

La giornata di domenica alle Olimpiadi di Tokyo è stata storica per lo sport italiano: nel giro di quindici minuti sono arrivate due medaglie d’oro nell’atletica leggera, in cui l’Italia ormai da decenni faceva fatica a ottenere risultati. La prima è stata vinta da Gianmarco Tamberi nel salto in alto, la seconda da Marcell Jacobs nei 100 metri, la specialità più attesa e tra le più importanti: prima di Jacobs l’Italia non era mai riuscita a portare in finale neanche un atleta.

Jacobs non solo è riuscito a raggiungere la finale, ma ha vinto l’oro correndo in 9,80 secondi superando il record europeo che aveva stabilito lui stesso poco più di due ore prima nella semifinale (9,84). L’ultima volta che il record europeo era stato migliorato risaliva al 2004. La medaglia d’argento è stata vinta dall’americano Fred Kerley (9,84) e quella di bronzo dal canadese Andre De Grasse (9,89).

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Tamberi ha vinto l’oro a pari merito con il qatariota Mutaz Essa Barshim, in una gara durata più di due ore. I due hanno saltato le stesse misure senza errori (2,24 metri, 2,27, 2,33 e 2,37) e poi hanno commesso tre errori ciascuno sulla misura di 2,39 metri. In quel momento Tamberi e Barshim erano già sicuri di aver vinto almeno la medaglia d’argento e avrebbero potuto decidere di contendersi l’oro con uno spareggio, ma hanno deciso di non farlo e accettare entrambi l’oro. Il bronzo è andato invece al bielorusso Maksim Nedasekau, che aveva commesso un errore in più degli altri due sulla misura di 2,37 metri.

Domenica al medagliere italiano si è aggiunta anche una medaglia di bronzo, vinta nella staffetta 4×100 mista maschile di nuoto. Thomas Ceccon, Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi hanno concluso la gara in 3:29,17, mentre l’oro è andato agli statunitensi (3:26,79) e l’argento ai britannici (3:27,51).

Un altro buon risultato per l’Italia nell’atletica leggera è arrivato nella semifinale di 400 metri a ostacoli, in cui Alessandro Sibilio è arrivato terzo riuscendo a qualificarsi per la finale, in programma mercoledì. Nell’atletica leggera femminile, invece, Luminosa Bogliolo non è riuscita a qualificarsi per la finale dei 100 metri a ostacoli, ma ha comunque stabilito il nuovo record italiano correndo in 12,75 secondi.

Ci sarà sicuramente una medaglia, d’oro o d’argento, per la vela italiana: Ruggero Tita e Caterina Banti, nella classe mista nacra 17, sono primi nella classifica generale e hanno ulteriormente incrementato il loro vantaggio sugli inseguitori nell’ultima regata di domenica. Nella prossima regata, in programma martedì, basterà che arrivino sesti per ottenere l’oro.

Le altre medaglie e le notizie di domenica

C’è un nuovo record del mondo nel salto triplo femminile, stabilito dalla venezuelana Yulimar Rojas, vincitrice della medaglia d’oro e favorita della gara. Il record durava dal 1995 ed era di 15,50 metri. Rojas l’ha superato saltandone 15,67. Un altro oro notevole è stato quello della ginnasta brasiliana Rebeca Andrade, vincitrice nella specialità del volteggio davanti alla statunitense Sunisa Lee. È la prima medaglia d’oro della storia per il Brasile nella ginnastica femminile.

È terminato il torneo olimpico di tennis maschile con la finale tra il tedesco Alexander Zverev e il russo Karen Kachanov in una gara poco combattuta finita con il punteggio di 6-3, 6-1 per il primo, che ha ottenuto così la medaglia d’oro. Zverev era arrivato in finale battendo il numero uno del ranking mondiale Novak Djokovic, che aveva poi perso la finale per il bronzo contro lo spagnolo Pablo Carreño Busta.

La nuotatrice australiana Emma McKeon ha vinto la sua settima medaglia (d’oro nella staffetta 4×100 metri mista), diventando l’atleta con più medaglie alle Olimpiadi di Tokyo ed eguagliando il record femminile della ginnasta russa Maria Gorokhovskaya stabilito nel 1952. Nel nuoto, l’unico ad aver vinto più medaglie in una singola edizione è l’americano Michael Phelps, che ne vinse otto sia ai Giochi di Atene nel 2004 che a quelli di Pechino nel 2008.

Domenica sono iniziate anche le gare della nuova disciplina olimpica della BMX (sigla che sta per Bicycle Motocross e che consiste in una serie di acrobazie su una pedana con le piccole biciclette definite appunto BMX) nella specialità freestyle, e il primo oro è stato vinto da Charlotte Worthington per il Regno Unito.

La ginnasta americana Simone Biles, la più forte in attività nel suo sport, si è ritirata dalla finale di corpo libero di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Tokyo: è la quinta gara da cui si ritira dall’inizio dei Giochi dopo la finale del concorso generale individuale, quella della gara a squadre e quelle del volteggio e delle parallele asimmetriche. Biles resta ancora in gara per una sola finale, quella della trave, in programma martedì.

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