«Sono entrato con l’arma in ospedale»

Lo ha detto Luca Bernardo, primario e candidato sindaco a Milano per il centrodestra, che però dice di non averla mai avuta con sé «in corsia»

Luca Bernardo, candidato sindaco a Milano (Claudio Furlan/LaPresse)
Luca Bernardo, candidato sindaco a Milano (Claudio Furlan/LaPresse)

Sabato 24 luglio Michele Usuelli, medico e consigliere regionale lombardo del gruppo “+ Europa – Radicali”, ha detto a Repubblica che Luca Bernardo, medico primario e candidato sindaco del centrodestra per Milano, «porta con sé la sua pistola, a volte anche in reparto». Secondo Usuelli «è una cosa nota nella pediatria milanese».

Bernardo, che è primario di pediatria presso l’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha risposto in un’intervista al Corriere della Sera e ha parlato della cosa con alcuni giornalisti in una serie di domande e risposte poi messe sulla sua pagina Facebook.

Nell’intervista riportata oggi, domenica 25 luglio, sull’edizione di Milano del Corriere della Sera (simile ma non proprio uguale a una pubblicata online già ieri dal Corriere), Bernardo ha detto che non è vero che ha girato per le corsie dell’ospedale con un’arma:

«Non l’ho mai e poi mai fatto nella mia vita. Ma figurarsi se passo tra i bambini con una pistola addosso».

Bernardo ha poi confermato di aver «chiesto e e ottenuto un porto d’armi da difesa» e che «a volte di notte» l’ha portata «sempre ben occultata» anche in ospedale. Ai giornalisti che l’hanno intervistato nel pomeriggio del 24 luglio, Bernardo ha detto:

«Io sono entrato con l’arma in ospedale, l’ho avuta addosso. Ma mai in corsia e mai quando giro con i pazienti».

Bernardo ha anche aggiunto che non ricorda quando è stata l’ultima volta che ha portato la pistola in ospedale, ma che probabilmente fu «diversi mesi fa». Ha detto inoltre di aver «dato mandato di denuncia penale per diffamazione» nei confronti di Usuelli.