4 cose per prevenire le vesciche ai piedi

Visto che d'estate si formano più facilmente, tra sandali, mocassini, scarpe da corsa e scarponcini da trekking

(il Post)
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Quando fa caldo capita più spesso di ritrovarsi con qualche vescica sui piedi. Ci sono diversi motivi: il primo è che le scarpe estive si mettono spesso senza calzini (o con i cosiddetti “fantasmini”) e quindi è facile che le zone più dure sfreghino direttamente sulla pelle, soprattutto sopra il tallone. Un altro motivo è che si suda di più e quando la pelle è umida le vesciche si formano più facilmente. Inoltre, col caldo a molte persone si gonfiano i piedi: quando questo succede le scarpe stanno più strette del solito e fanno attrito. Infine, in estate capita più spesso di andare a camminare per lunghi tragitti e scarpinare in montagna, attività che aumentano le probabilità di avere vesciche.

Nella maggior parte dei casi le vesciche ai piedi sono solo fastidiose e, se le si protegge nel modo giusto, durano qualche giorno e poi si riassorbono da sole. In certi casi invece possono diventare un problema, per esempio quando impediscono di indossare alcuni tipi di scarpe da lavoro o da sport, o, nei casi più gravi, quando si infettano e vanno fatte medicare. In tutti i casi sarebbe meglio prevenirle e per farlo esistono alcuni trucchi e prodotti. Li abbiamo provati per vedere se funzionano.

Le vesciche sono bolle che si formano quando una zona del corpo viene sfregata eccessivamente: lo strato più superficiale della pelle si stacca dallo strato sottostante e lo spazio lasciato libero viene riempito da un liquido che serve a proteggere la zona e farla guarire dall’irritazione provocata dallo sfregamento. La prima cosa da fare per evitare che si formino vesciche quindi è ridurre l’attrito. Nel caso delle vesciche ai piedi, questo si può fare innanzitutto evitando di usare scarpe troppo strette o troppo larghe. Poi, nel caso in cui lo sfregamento sia per qualche motivo inevitabile (perché sono scarpe nuove e devono ammorbidirsi, o perché dovete camminare molte ore al giorno), applicando nelle zone più esposte sostanze che riducano l’effetto dell’attrito sulla pelle.

Compeed è l’azienda più famosa tra quelle che fanno prodotti per la cura e la prevenzione di vesciche e altri fastidi che riguardano i piedi, ed è diventata famosa soprattutto grazie ai suoi cerotti, che oltre a proteggere le vesciche hanno l’effetto di farle riassorbire più velocemente. Tra i prodotti che vende Compeed c’è anche uno stick per prevenire le vesciche che va messo nelle zone dei piedi più a rischio di sfregamento prima che la vescica si formi. Quando lo si passa sulla pelle ha una consistenza simile a quella del burrocacao e ha l’effetto di rendere la pelle scivolosa per diverse ore.

Le due redattrici che l’hanno provato confermano che funziona. Una l’ha usato con un paio di scarpe da ginnastica estive che aveva smesso di portare, perché ogni volta che le indossava le facevano venire le vesciche sopra i talloni. L’altra lo usa da un po’ quando indossa sandali o ballerine: «me lo metto prima di uscire e poi me lo porto dietro perché lo riapplico più volte nel corso della giornata».

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Le persone che hanno fatto almeno un viaggio a piedi nella propria vita sanno che, prima di iniziare a camminare e poi di nuovo a distanza di qualche ora, sui piedi andrebbe spalmata della Vaselina, un lubrificante a base di petrolato molto usato in campo farmaceutico e cosmetico. Ecco, l’effetto della Vaselina e quello dello stick di Compeed sono molto simili (anche se lo stick non contiene derivati del petrolio): in entrambi i casi la pelle risulta scivolosa a lungo, ma senza essere unta e quindi senza sporcare. Lo stick è più adatto alla vita di città perché si può applicare senza usare le mani ed è più compatto, quindi più facile da portare in giro. La Vaselina è più consigliata a chi ha in programma di andare a fare trekking e ha bisogno di avere con sé una scorta abbondante di lubrificante.

Dopo aver fatto una ricerca online, una delle due redattrici ha provato un altro prodotto per prevenire la formazione di vesciche: si tratta di un paio di copritalloni in silicone con una forma che permette di infilarci i piedi dentro e farli aderire bene alla pelle. Hanno una consistenza gommosa simile a quella dei cerotti di Compeed e uno spessore di 2 o 3 millimetri. Oltre che per prevenire le vesciche, il produttore li consiglia anche a chi ha spesso calli, pelle secca e screpolature nella zona dei talloni.

La redattrice li ha provati con le calze e un paio di sneakers e ha rimpianto di non averli scoperti prima e non averli usati sul Cammino di Santiago, quando doveva fare venticinque chilometri a piedi ogni giorno e una protezione di rinforzo sui talloni le avrebbe fatto molto comodo. Detto questo, non sono molto adatti alla vita di tutti i giorni, soprattutto d’estate, perché possono essere indossati solo con i calzini o con scarpe che coprono la base della caviglia e il collo del piede, visto che non fanno esattamente un bell’effetto. Inoltre esistono di un’unica taglia: alla redattrice che li ha provati stavano comodi, ma a chi ha piedi molto piccoli o molto grandi potrebbero creare qualche problema. Sono lavabili e riutilizzabili finché non si consumano.

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Per chi è in procinto di partire per un viaggio a piedi o si sta approcciando alla corsa per la prima volta, vale la pena ricordare che, parlando di vesciche, i calzini fanno una grossa differenza. Quelli in cotone infatti si bagnano facilmente col sudore e mantengono l’umidità sulla pelle, cosa che aumenta il rischio che si formino vesciche. In commercio esistono calzini progettati apposta per queste attività: sul sito di Decathlon per esempio se ne trovano diversi, sia da corsa che da trekking, fatti con materiali comodi e traspiranti, imbottiti in alcune zone e con cuciture impercettibili, che anche alla lunga non danno fastidio.

Infine, se dopo tutte queste precauzioni vi ritrovate comunque con una vescica sul piede, la cosa migliore da fare è non toccarla e lasciare che faccia il suo decorso di qualche giorno, riassorbendosi e rigenerando i tessuti irritati. Nel caso in cui non si possa lasciare alla vescica il tempo di guarire all'”aria aperta”, perché magari bisogna indossare certe scarpe per andare al lavoro, o perché si è nel bel mezzo di un’impresa sportiva, si può ricorrere ai cerotti Compeed.

In commercio ce ne sono di varie forme e misure pensate apposta per le diverse zone del piede e non andrebbero tagliati: ogni cerotto infatti ha una parte centrale più spessa (quella che deve coprire la vescica), e i margini più sottili per aderire bene alla pelle. L’ideale è metterli sopra alle vesciche senza bucarle e attaccarli in modo che la zona sia completamente protetta dall’esterno e che si crei l’ambiente isolato necessario alla vescica per guarire. A quel punto il cerotto va tenuto per qualche giorno, finché non diventa completamente bianco e i bordi non si staccano da soli.

I cerotti Compeed possono essere usati anche se per qualche motivo la pelle della vescica si rompe e il liquido esce, ma prima la ferita va pulita e asciugata molto bene. In questo caso il cerotto servirà soprattutto a evitare che agenti esterni entrino a contatto con la ferita e ne rallentino la guarigione, o provochino infezioni.

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