I talebani sono entrati a Kandahar, la seconda città più grande dell’Afghanistan, e dicono di aver conquistato gran parte del paese

Talebani afghani a Jalalabad, 16 giugno 2018 (NOORULLAH SHIRZADA/AFP/Getty Images)
Talebani afghani a Jalalabad, 16 giugno 2018 (NOORULLAH SHIRZADA/AFP/Getty Images)

Venerdì le forze dei talebani, gruppo estremista islamista afghano, sono entrate a Kandahar, la seconda città più grande dell’Afghanistan dopo la capitale Kabul, e una delle più note perché fu uno dei principali centri operativi dell’invasione dell’Afghanistan da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati nel 2001. I talebani hanno cominciato un’ampia operazione di riconquista dell’Afghanistan dopo che, ad aprile, l’amministrazione americana del presidente Joe Biden aveva annunciato il completo ritiro delle truppe entro l’11 settembre di quest’anno. Il ritiro è già a buon punto, molte delle basi più importanti sono già state evacuate e probabilmente tutti i soldati americani avranno lasciato il paese già ad agosto.

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Senza il sostegno dei soldati americani e degli altri paesi occidentali, il debole e mal organizzato esercito afghano in questi mesi è stato spesso sopraffatto dalle forze dei talebani. In diverse situazioni i talebani sono riusciti a conquistare distretti interi senza sparare nemmeno un colpo, ma sfruttando la fuga dei demoralizzati soldati afghani.

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I talebani mirano a riconquistare tutto il paese, che hanno governato fino all’invasione americana del 2001. Alcuni portavoce del gruppo estremista venerdì hanno annunciato che ormai controllerebbero l’85 per cento del territorio dell’Afghanistan, anche se per ora non è possibile confermare questa informazione, anche a causa della situazione confusa che ancora è presente in molti distretti.