Il cardinale Becciu e altre 9 persone andranno a processo in Vaticano per il caso delle sospette operazioni finanziarie della Segreteria di Stato a Londra

Il cardinale Giovanni Angelo Becciu durante una messa nella basilica di San Giovanni in Laterano, a Roma, il 9 febbraio 2017. (AP Photo/ Gregorio Borgia, File)
Il cardinale Giovanni Angelo Becciu durante una messa nella basilica di San Giovanni in Laterano, a Roma, il 9 febbraio 2017. (AP Photo/ Gregorio Borgia, File)

Il cardinale Giovanni Angelo Becciu e altre nove persone andranno a processo in Vaticano per via del caso delle sospette operazioni finanziarie della Segreteria di Stato vaticana a Londra, sul quale è in corso una grossa inchiesta dal 2019. Tra le questioni al centro dell’indagine c’è l’acquisto da parte del Vaticano di un immobile di lusso a Londra per alcune centinaia di milioni di euro nel 2014, quando Becciu era sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede.

Le altre persone citate in giudizio sono in parte personale laico ed ecclesiastico  della Segreteria di Stato vaticana, in parte ex dirigenti dell’Autorità di Informazione Finanziaria (un organo di vigilanza del Vaticano) e in parte professionisti della finanza. Il processo inizierà il 27 luglio, e tra i reati contestati agli imputati ci sono abuso d’ufficio, peculato, estorsione, corruzione, riciclaggio, truffa e appropriazione indebita.

Secondo un’indagine portata avanti dall’Espresso, il cardinale Becciu avrebbe usato i soldi ricavati dal cosiddetto Obolo di San Pietro (denaro donato da cattolici di tutto il mondo), dall’otto per mille e dalla CEI, l’assemblea permanente dei vescovi italiani della Chiesa cattolica, per investirli in fondi speculativi o dirottarli verso cooperative gestite dai suoi fratelli. Lo scorso settembre, Becciu si era dimesso dall’incarico di Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, una delle nove congregazioni della Curia romana, la struttura amministrativa del Vaticano.