
Venerdì l’Agenzia antidoping americana (USADA) ha detto che la velocista statunitense Sha’Carri Richardson è stata sospesa per un mese dalla squadra olimpica dopo essere risultata positiva al THC, uno dei maggiori principi attivi della cannabis. Richardson ha 21 anni e il 19 giugno si era qualificata alle Olimpiadi di Tokyo 2020 vincendo la gara dei 100 metri disputata in Oregon. A causa del test positivo, i risultati della sua qualificazione sono stati automaticamente annullati e Richardson non potrà quindi partecipare alla gara dei 100 metri. Potrebbe comunque riuscire a disputare la staffetta 4×100, se sarà convocata, perché quella gara si svolgerà a squalifica conclusa.
Richardson ha detto di aver fumato uno spinello dopo aver scoperto da un giornalista che la sua madre biologica era morta. In un’intervista data stamattina al programma “Today show” su NBC, ha detto: «So cos’ho fatto. So quello che dovrei fare. E ho deciso comunque di fare così», e poi ha aggiunto di non voler cercare scuse né empatia per la sua situazione.
(AP Photo/ Ashley Landis)Sha'Carri Richardson apologized Friday for testing positive for marijuana at the U.S Olympic trials last month, saying she used it as a coping mechanism after finding out her biological mother had died. pic.twitter.com/6N18jv2WrE
— SportsCenter (@SportsCenter) July 2, 2021
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