Guida ai prodotti per la pelle da usare in gravidanza

Abbiamo chiesto a una dermatologa e alla redattrice del Post che ha partorito da poco come orientarsi tra oli, creme idratanti, gel rinfrescanti e scrub

Elliot Page in una scena del film "Juno" (2007)
Elliot Page in una scena del film "Juno" (2007)

Così come si eliminano alcuni cibi dalla dieta, quando si è incinte bisogna stare attente a evitare alcuni prodotti per la pelle che contengono principi attivi sconsigliati durante la gravidanza. In commercio esistono molti prodotti indicati dai produttori come pensati apposta per le donne incinte, ma la maggior parte dei cosmetici non segnala chiaramente se contiene o meno sostanze sconsigliate: molti vanno comunque bene, ma alcuni no e per sapere quali bisogna leggere le liste degli ingredienti. Al momento infatti non esiste una certificazione unica obbligatoria che attesti che un determinato prodotto per il corpo può essere usato in gravidanza o meno analogamente al simbolo che si trova su molte bottiglie di bevande alcoliche.

Chiara Bonatti, dermatologa del centro medico Santagostino di Milano che fa divulgazione sui temi della salute della pelle e dei capelli su Instagram, spiega che «alcuni ingredienti vanno sempre evitati in gravidanza perché possono danneggiare la pelle, che durante la gravidanza è soggetta a cambiamenti ormonali o, se usati in eccesso, diventare tossici per il feto. Vanno bene oli e creme idratanti, anche a base di acido ialuronico, ma se si usano prodotti che contengono principi attivi o antibiotici è sempre meglio consultarsi con il proprio medico prima».

Bonatti ha riassunto i principi attivi da evitare in un post su Instagram: ci sono il retinolo e l’acido retinoico, che sono spesso contenuti nei prodotti contro l’acne e che possono causare malformazioni del feto. Sempre nella categoria dei prodotti anti acne andrebbero evitati quelli che contengono il perossido di benzoile, a sua volta presente in alcuni prodotti contro l’acne. Inoltre l’acido salicilico, che viene usato nei prodotti per abbellire la pelle, in gravidanza non andrebbe usato in concentrazioni superiori al 2 per cento del prodotto.

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Altre sostanze da evitare sono l’idrochinone (presente nei prodotti sbiancanti), l’urea, l’ammoniaca e la formalina. Acido glicolico, acido mandelico e acido lattico andrebbero tenuti sotto al 10 per cento e tra le creme solari andrebbero preferite quelle con filtri fisici (come l’ossido di zinco e il biossido di titanio). Anche l’arnica, una pianta molto usata per fare creme lenitive, è sconsigliata in gravidanza perché secondo alcuni studi potrebbe provocare contrazioni uterine.

«Fin dai primi mesi bisogna idratare in profondità la pelle, che durante la gravidanza viene tirata e sottoposta a stress», dice Bonatti: «è importante idratare la pancia, ma anche le cosce e tutte le altre zone del corpo che quando si è incinte si ingrossano. Gli oli idratano molto più delle creme e rendono la pelle più elastica: in questo modo si prevengono le smagliature, che sono proprio fratture della pelle che viene tirata. Io consiglio di massaggiare quotidianamente il corpo con movimenti circolari fino al completo assorbimento dell’olio o della crema, anche se va detto che sulla comparsa delle smagliature c’entra anche un po’ la predisposizione genetica».

Quando la pancia comincia a ingrossarsi, ad alcune donne capita di provare fastidi e pruriti dovuti al fatto che la tensione stimola le fibre nervose della pancia: anche in questi casi l’uso di creme idratanti e lenitive aiuta a ridurre il fastidio. Un’altra cosa di cui tenere conto, soprattutto nel caso in cui si voglia scegliere una crema da regalare a una conoscente incinta, è che nei mesi della gravidanza l’0lfatto cambia e diventa molto sensibile: le creme con profumi intensi possono dare molto fastidio ed è sempre meglio sceglierne una con un profumo delicato o senza profumo.

Una redattrice del Post che ha partorito da poco – e aveva già dato qualche dritta sull’acquisto dei vestiti premaman – dice di aver cominciato a usare oli e creme idratanti fin dai primi mesi: «Oltre a sperare di prevenire le smagliature, per me è stato anche un modo per prendere confidenza con i cambiamenti del mio corpo e per ammorbidire la pelle che sentivo tirare». Ha usato l’olio biologico per donne in gravidanza dei Provenzali perché «ha un buon profumo e anche se unge è molto pratico, lo metti ovunque e costa poco». Si può comprare online a 8 euro sul sito Ecco verde, un rivenditore online di cosmetici naturali di marchi internazionali, su cui si trovano altri prodotti simili.

La redattrice ha usato anche il burro del marchio di prodotti adatti a persone vegane Mama Mio, nella variante “senza profumo”: «Comunque un po’ di profumo ce l’ha e mi piace molto. È morbido e burroso, e sarebbe il mio primo consiglio se non fosse che è abbastanza caro: costa 28 euro. Lo devi spalmare un po’ per farlo assorbire ma non è pastoso o fastidioso, anzi è piuttosto soffice». Dice di aver provato anche la crema idratante dello stesso marchio, ma che il profumo le piace meno e non le sembra abbia niente di particolare rispetto a una qualsiasi altra crema idratante.


La crema per il corpo del marchio Pancina è una delle più popolari e pubblicizzate contro le smagliature della gravidanza: la redattrice l’ha comprata approfittando di un buono Amazon che aveva, ma dice che la trova eccessivamente cara (35 euro). «Anche tralasciando il prezzo, alla fine preferisco comunque il burro di Mama Mio per via della consistenza, del profumo e anche del nome», ha detto.

«Per dare un po’ di sollievo alle gambe quando la sera mi facevano male, le bagnavo con acqua fredda e poi usavo dei prodotti rinfrescanti», ha continuato la redattrice: «ho provato il gel rinfrescante per le gambe di Mama Mio che ho trovato ottimo, e mi è piaciuta anche questa crema defaticante di Somatoline, che costa un po’ meno».

La redattrice ha raccontato anche di aver ricevuto molti consigli sui prodotti per la gravidanza da usare per fare lo scrub, cioè per massaggiare la pelle con una sostanza granulosa e ripulirla delle cellule morte. Alla fine però lei ha deciso di usarne uno qualunque. Chiara Bonatti dice che «in generale, la pelle durante la gravidanza è molto più bella del solito, ma che comunque è sempre bene fare uno scrub una o due volte a settimana, sia in gravidanza e che non».

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Infine, alle donne incinte che stanno leggendo questo articolo e che non si fanno problemi a spendere più del solito quando si tratta di shampoo, la redattrice del Post consiglia di approfittare del fatto che in gravidanza i capelli si sporcano molto più lentamente per regalarsene uno che normalmente non comprerebbero, «perché probabilmente vi durerà per 9 mesi. Oppure, se non vi interessano particolarmente gli shampoo di lusso, di comprare il più economico in assoluto, tanto avrete comunque i capelli migliori che abbiate mai avuto».

Bonatti conferma: «Durante la gravidanza si produce molto progesterone, un ormone che ha l’effetto di rendere la pelle più bella e i capelli più lucidi. Dopo il parto però tornano a prevalere gli estrogeni e le cose tornano quasi sempre come prima».

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