Diversi soldati francesi sono stati feriti nell’esplosione di un’autobomba a Gossi, nel Mali centrale

(AP Photo/ Jerome Delay)
(AP Photo/ Jerome Delay)

Lunedì mattina diversi soldati francesi sono stati feriti nell’esplosione di un’autobomba nel quartiere di Kaigourou a Gossi, nel Mali centrale. Wassim Nasr, esperto di terrorismo, ha detto a France 24 che l’obiettivo dell’autobomba era una pattuglia di soldati francesi che erano impiegati nella cosiddetta operazione “Barkhane”, un’operazione militare iniziata nel 2014 per combattere il terrorismo jihadista nella regione africana del Sahel e che dovrebbe terminare entro la fine del mese. Secondo fonti del posto citate da Nasr, i detriti prodotti dall’esplosione sarebbero arrivati fino a tre chilometri di distanza, e successivamente ci sarebbero stati scontri armati tra le forze militari francesi e alcuni gruppi jihadisti in una zona più a nord rispetto al luogo dell’esplosione.

Da tempo la situazione del Mali è molto complessa e tesa a causa della presenza di diversi gruppi jihadisti che hanno legami con al Qaida e lo Stato Islamico (ISIS) e della grande instabilità politica. L’attacco è stato compiuto dieci giorni dopo che il presidente francese Emmanuel Macron aveva annunciato che l’operazione militare sarebbe terminata entro la fine di giugno, e alcuni giorni dopo che i soldati francesi avevano arrestato Dadi Ould Chouaib, uno dei leader di un gruppo terroristico della zona legato all’ISIS. Sempre venerdì 11 giugno la ministra della Difesa francese Florence Parly aveva detto che pochi giorni prima i soldati francesi avevano ucciso quattro terroristi, tra cui il principale sospettato di aver rapito e ucciso nel 2013 i giornalisti della radio francese RFI Ghislaine Dupont e Claude Verlon.

La decisione di sospendere la cooperazione in Mali era stata stabilita dal ministero della Difesa «a titolo precauzionale» dopo il golpe del 24 maggio organizzato dal colonnello maliano Assimi Goïta, lo stesso militare che lo scorso agosto aveva guidato un altro colpo di stato e che a fine maggio era stato nominato presidente ad interim del paese.