Il discorso di Kamala Harris per scoraggiare i migranti dal Centro America

«Voglio essere chiara con le persone che stanno pensando di intraprendere quel pericoloso viaggio verso il confine tra Stati Uniti e Messico: non venite»

(AP Photo/ Oliver de Ros)
(AP Photo/ Oliver de Ros)

Mercoledì Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, ha visitato il Guatemala, in quella che è stata sua prima visita ufficiale all’estero. Durante una conferenza stampa tenuta assieme al presidente guatemalteco Alejandro Giammattei si è rivolta a tutte le persone che vorrebbero lasciare il Guatemala e altri paesi del Centro America per migrare illegalmente negli Stati Uniti:

«Voglio essere chiara con le persone di questa regione che stanno pensando di intraprendere quel pericoloso viaggio verso il confine tra Stati Uniti e Messico: non venite. Non venite».

Harris ha aggiunto che «gli Stati Uniti continueranno a far rispettare le nostre leggi e a proteggere i nostri confini», e ha motivato la sua netta opposizione alle migrazioni illegali dal Centro America dicendo che l’amministrazione del presidente Joe Biden «vuole aiutare i guatemaltechi a trovare speranza in patria».

Durante la sua visita in Guatemala, Harris ha annunciato la formazione di una task force congiunta con il governo guatemalteco contro la corruzione nel paese – uno dei motivi, assieme alla grande povertà e alla violenza della criminalità organizzata, dell’alto tasso di emigrazione. Ha inoltre promesso aiuti finanziari e l’invio di mezzo milione di dosi di vaccino contro il coronavirus.

La visita di Harris in Guatemala è stata anticipata nei mesi scorsi da polemiche sul modo in cui l’amministrazione Biden sta gestendo le migrazioni dal Centro America: da una parte i Repubblicani accusano l’amministrazione di aver perso il controllo dei confini e di lasciare entrare troppi migranti, dall’altra l’ala più radicale dei Democratici accusa Biden di aver mantenuto inalterate diverse politiche migratorie dell’amministrazione Trump.

Alla fine di marzo, Biden ha assegnato la gestione della questione migratoria a Harris, dandole così un compito di alta responsabilità ma politicamente molto rischioso: con la questione dell’immigrazione si sono scontrate tutte le ultime amministrazioni americane, senza riuscire a trovare soluzioni definitive o quanto meno soddisfacenti.

Dopo l’amministrazione di Donald Trump, inoltre, l’immigrazione è diventata uno dei temi politici più polarizzanti. Per questo Biden e Harris, pur avendo promesso in campagna elettorale di porre fine alla «vergogna morale e nazionale dell’amministrazione precedente», per ora si stanno muovendo piuttosto cautamente: hanno mantenuto attive diverse delle misure anti immigrazione volute da Trump (pur con importanti e necessarie eccezioni, soprattutto per quanto riguarda l’accoglienza dai minori non accompagnati dai genitori) e cercano di scoraggiare l’arrivo di nuovi flussi migratori irregolari. Al contrario di Trump, tuttavia, l’amministrazione Biden ha riaperto diverse possibilità di immigrazione regolare, come ha sottolineato la stessa Harris in Guatemala.