In Bangladesh è stato arrestato un uomo sospettato di aver ucciso circa 70 tigri del Bengala

Una tigre del Bengala in cattività in Indonesia, nel 2014 (Robertus Pudyanto/Getty Images)
Una tigre del Bengala in cattività in Indonesia, nel 2014 (Robertus Pudyanto/Getty Images)

In Bangladesh è stato arrestato un noto bracconiere sospettato di aver ucciso circa 70 tigri del Bengala, di cui si stima resti solo qualche migliaio di esemplari in natura. L’uomo si chiama Habib Talukder, ha 50 anni ed era ricercato da vent’anni. Cacciava illegalmente le tigri, per venderne le pelli, le ossa e la carne, nelle Sundarbans, la più grande foresta di mangrovie del mondo, che si trova al confine con l’India, sul delta dei fiumi Gange e Brahmaputra.

Secondo le ultime stime sulle tigri delle Sundarbans, risalenti al 2018, ci sono dalle 89 alle 146 tigri che vivono nella foresta di mangrovie; nel 2015 si stimava che fossero dalle 83 alle 130. Secondo il dipartimento delle Foreste del Bangladesh, nel 2004 erano più di quattrocento.