È morto a 81 anni il noto architetto tedesco Helmut Jahn

Helmut Jahn a Chicago, nel 2004 (AP Photo/M. Spencer Green File)
Helmut Jahn a Chicago, nel 2004 (AP Photo/M. Spencer Green File)

Sabato è morto a Chicago l’architetto tedesco Helmut Jahn, dopo essere stato investito da due macchine mentre andava in bicicletta: aveva 81 anni. Secondo le testimonianze raccolte dalla polizia di Chicago, Jahn non si sarebbe fermato a uno stop a un incrocio, e per questo sarebbe stato investito. Jahn era noto per la sua architettura postmoderna e per numerosi progetti di cui era stato responsabile durante la sua carriera, come il grande complesso di edifici “Sony Center” a Potsdamer Platz, a Berlino, o l’aeroporto internazionale di Chicago O’Hare.

Il Sony Center a Berlino (Sergi Reboredo/Ansa-Dpa)

Jahn era nato nel 1940 a Norimberga, in Germania, e dopo aver studiato all’università tecnica di Monaco di Baviera si trasferì a Chicago per proseguire i suoi studi d’architettura all’Illinois Institute of Technology (IIT), che però lasciò prima di laurearsi. Nel 1967 entrò nello studio Murphy Associates, dove fece rapidamente carriera, e ne prese il controllo esclusivo dal 1981: lo studio, che oggi si chiama semplicemente JAHN, è attualmente uno dei più importanti negli Stati Uniti e ha sede a Berlino e Shanghai, oltre a quella principale a Chicago. Jahn ha insegnato anche nelle prestigiose università statunitensi di Harvard, Yale e all’IIT.

Tra i progetti più importanti di Jahn ci sono molti edifici di Chicago come il Thompson Center, sede degli uffici del governo statunitense; l’aeroporto internazionale di Bangkok, Suvarnabhumi, e l’edificio più alto di Philadelphia, in Pennsylvania: il One Liberty Place.