Sul fondale del mare al largo di Los Angeles sono stati trovati oltre 27mila barili probabilmente contenenti DDT

Alcuni componenti del gruppo dello Scripps Institution of Oceanography, dell'università di San Diego, che ha trovato i barili (Fonte: Twitter @Scripps_Ocean)
Alcuni componenti del gruppo dello Scripps Institution of Oceanography, dell'università di San Diego, che ha trovato i barili (Fonte: Twitter @Scripps_Ocean)

Alcuni scienziati marini dell’Università di San Diego, in California, hanno trovato sul fondale del mare tra Los Angeles e l’isola di Santa Catalina oltre 27 mila barili che sembrerebbero contenere DDT, una sostanza nota per essere stata il primo insetticida moderno, prima che si scoprisse che poteva essere un potenziale pericolo anche per gli altri esseri viventi. Gli scienziati pensano che il DDT possa essere molto dannoso per l’ecosistema marino e per alcune specie di mammiferi che vivono in quell’area, come i delfini e i leoni marini.

Non è ancora del tutto certo che i barili contengano DDT, ma questa sostanza era già stata trovata in precedenza nella stessa area. Le immagini dei barili sono state ottenute dai ricercatori della Scripps Institution of Oceanography, uno dei più importanti centri di ricerca per la protezione del pianeta al mondo, che fa parte dell’università di San Diego. Un’area del fondale di quasi 1.500 chilometri quadrati è stata mappata attraverso sonar, cioè dispositivi che utilizzano la propagazione del suono sott’acqua per individuare la presenza di oggetti, e sono stati trovati anche più di 100mila detriti di una sostanza che potrebbe essere riconducibile al DDT. Il ritrovamento permetterà di capire meglio quali danni il DDT possa causare all’ecosistema marino.