Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alla Russia per le interferenze nelle ultime elezioni e per l’attacco informatico “SolarWinds”

(ANSA/EPA/Andrew Harnik)
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Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni nei confronti della Russia a causa delle interferenze durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2020 e per un grande attacco informatico che alla fine dell’anno scorso aveva colpito diverse agenzie governative statunitensi e provocato notevoli danni. Le sanzioni riguardano 32 entità e individui russi, e inoltre vietano agli istituti finanziari statunitensi di acquistare obbligazioni “in rubli e non” emesse dopo il 14 giugno 2021 dalla banca centrale russa, dal fondo sovrano e dal ministero delle Finanze russo. Le sanzioni che colpiscono il debito sovrano russo sono considerate molto pesanti dagli esperti, perché potrebbero mettere in difficoltà la capacità del governo di rifinanziarsi sui mercati. Gli Stati Uniti hanno anche espulso dal paese dieci diplomatici russi.

Con queste sanzioni l’amministrazione del presidente Joe Biden ribadisce quanto aveva sostenuto l’intelligence statunitense in un rapporto pubblicato a marzo, e cioè che il governo russo avrebbe cercato di favorire la rielezione di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2020, senza successo. La Russia è inoltre accusata di essere la diretta responsabile dell’attacco informatico identificato come “SolarWinds“, dal nome  dell’azienda texana che è stata il principale punto d’ingresso degli hacker.