25 aerei dell’aeronautica cinese hanno sconfinato nello spazio aereo di Taiwan

Caccia cinesi J-10
(China Photos/Getty Images)
Caccia cinesi J-10 (China Photos/Getty Images)

Il ministero della Difesa di Taiwan ha detto che il 12 aprile 25 aerei dell’aeronautica cinese sono entrati nella zona di identificazione per la difesa aerea (ADIZ) del paese, cioè nello spazio aereo controllato da Taiwan il cui accesso è regolamentato e monitorato per ragioni di sicurezza nazionale. Tra gli aerei c’erano 18 caccia e 4 bombardieri Xian H-6, con capacità di trasportare armi nucleari. Negli ultimi mesi la Cina ha effettuato diversi voli sulle acque internazionali tra la parte meridionale di Taiwan e le isole Pratas, che sono controllate da Taiwan e si trovano nel Mar Cinese Meridionale. Inoltre, singoli velivoli o piccoli gruppi di caccia sconfinano piuttosto spesso all’interno dell’ADIZ di Taiwan. L’incursione aerea del 12 aprile, che è avvenuta a sud-ovest delle isole Pratas, è però notevole perché ha coinvolto il maggior numero di velivoli dall’inizio dell’anno.

Taiwan ha risposto inviando aerei da combattimento per avvertire i caccia cinesi e ha attivato i suoi sistemi missilistici. L’incursione cinese è avvenuta un solo giorno dopo le dichiarazioni del segretario di stato degli Stati Uniti Antony Blinken, che in risposta alle ripetute missioni aeree cinesi nei dintorni di Taiwan degli ultimi mesi aveva avvertito la Cina che «usare la forza per cambiare lo status quo della zona sarebbe un grave errore». Blinken aveva però aggiunto che Taiwan sarebbe in grado di difendersi da sola.

Taiwan è un’isola democratica e indipendente che la Cina considera come parte del suo territorio. Il regime cinese lavora da decenni per la riunificazione con l’isola e non ha mai escluso la possibilità di usare la violenza per ottenerla.