A Minneapolis ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia dopo che un ragazzo nero era stato ucciso da un agente

Una manifestazione a Minneapolis, in Minnesota, il 9 aprile 2021 (Photo by Stephen Maturen/Getty Images)
Una manifestazione a Minneapolis, in Minnesota, il 9 aprile 2021 (Photo by Stephen Maturen/Getty Images)

Domenica un ragazzo nero di 20 anni, Daunte Wright, è stato ucciso con un colpo di pistola da un agente della polizia di Minneapolis, in Minnesota, dove in questi giorni si sta tenendo il processo contro Derek Chauvin, uno dei poliziotti incriminati per la morte di George Floyd. L’uccisione di Wright ha provocato scontri tra centinaia di manifestanti e la polizia in tenuta antisommossa, che ha usato gas lacrimogeni per cercare di disperdere la folla. Già negli ultimi giorni c’erano state molte manifestazioni del movimento Black Lives Matter in occasione del processo a Chauvin.

La polizia ha spiegato in un comunicato che Daunte Wright era stato fermato per un’infrazione stradale. Gli agenti avrebbero poi scoperto che Wright aveva un mandato di arresto a suo carico in sospeso e avrebbero provato ad arrestarlo. Secondo la polizia, Wright sarebbe rientrato in macchina, cercando di sfuggire all’arresto, e un agente gli avrebbe sparato. Sarebbe comunque ripartito e avrebbe percorso alcuni isolati prima di schiantarsi contro un’altra macchina. Wright è stato dichiarato morto sul posto.