Il tribunale di Potenza ha condannato ENI per traffico illecito di rifiuti

Il centro Olio Val d'Agri di Eni, a Viggiano, in provincia di Potenza (ANSA/TONY VECE)
Il centro Olio Val d'Agri di Eni, a Viggiano, in provincia di Potenza (ANSA/TONY VECE)

Il tribunale di Potenza ha condannato l’azienda energetica ENI per traffico illecito di rifiuti nel Centro Olio Val d’Agri (COVA), in Basilicata, l’impianto in cui ENI tratta il petrolio estratto dai giacimenti della regione. L’inchiesta era iniziata nel 2016 e riguardava lo smaltimento illecito dei rifiuti del COVA, che aveva sforato i limiti sulle emissioni. All’epoca alcuni impianti del COVA erano stati posti sotto sequestro per quasi 4 mesi e c’erano stati diversi arresti.

Il tribunale ha anche condannato ENI a pagare una sanzione amministrativa di 700mila euro e alla confisca di 44,2 milioni di euro, a cui però vanno sottratti i costi che la società aveva già sostenuto per l’adeguamento degli impianti sequestrati. ENI sostiene di aver agito nel rispetto delle norme e potrà fare ricorso in appello contro la sentenza.