
I finalisti del World Press Photo
COVID-19 Pandemic in France
© Laurence Geai, Francia
Un progetto sui mesi peggiori della pandemia in Francia. I primi casi confermati di COVID-19 in Europa sono stati segnalati in Francia il 24 gennaio. Alla fine di marzo, Parigi e le sue periferie contavano più di un quarto delle 29mila infezioni confermate negli ospedali francesi, con 1.300 persone in terapia intensiva. La Francia è entrata in isolamento tra il 17 marzo e l'11 maggio, con restrizioni a Parigi estese fino al 14 giugno. Scuole, bar, ristoranti, negozi non essenziali ed edifici pubblici sono stati chiusi e le persone fuori casa hanno dovuto portare documenti di identità e dichiarazioni firmate per ogni viaggio. Le case di cura sono state chiuse ai visitatori. I ricoveri hanno raggiunto il picco in aprile, con 7.148 persone in terapia intensiva, quando la loro capacità era di 5mila. Treni appositamente convertiti hanno trasportato pazienti da ospedali sovraffollati a regioni che avevano meno casi, e l'esercito francese ha trasportato in aereo casi critici dalla Francia orientale agli ospedali dei paesi vicini. Con l'aumento del tasso di mortalità, obitori ad hoc sono stati aperti in luoghi come la sala di refrigerazione del mercato alimentare all'ingrosso di Rungis di Parigi. Alle pompe funebri è stato ordinato di seppellire o cremare i corpi immediatamente, senza alcuna cerimonia, preparazione funeraria né nessuno presente.