Domenica a Bruxelles sono state arrestate centinaia di persone che protestavano contro le restrizioni per il coronavirus

Alcune persone protestano contro le restrizioni imposte per limitare la diffusione dei contagi a Bruxelles, in Belgio, domenica 31 gennaio 2021. (AP Photo/ Francisco Seco)
Alcune persone protestano contro le restrizioni imposte per limitare la diffusione dei contagi a Bruxelles, in Belgio, domenica 31 gennaio 2021. (AP Photo/ Francisco Seco)

Domenica a Bruxelles, in Belgio, sono state arrestate 488 persone che stavano partecipando a una protesta contro le restrizioni imposte dal governo per contenere l’epidemia da coronavirus. Le proteste si sono tenute nel centro della città, tra la stazione centrale e la zona di Mont des Arts, dove si trovano la Biblioteca reale del Belgio, l’Archivio di Stato e gli omonimi giardini, nonostante le autorità locali avessero negato ai manifestanti il permesso di riunirsi.

Il portavoce della polizia belga, Olivier Slosse, ha spiegato che tra i manifestanti c’erano anche persone vicine ai circoli di estrema destra, molti tifosi di diverse squadre di calcio – sia valloni che fiamminghi – e alcuni gilet gialli. Le proteste si sono concluse attorno alle 15 e molte persone sono poi state rilasciate: la polizia ha sequestrato coltelli, petardi, guanti rinforzati e un razzo bengala.

Per limitare la diffusione dei contagi, la scorsa settimana il primo ministro belga, Alexander De Croo, aveva ordinato di sospendere tutti i viaggi non essenziali in ingresso e in uscita dal Belgio fino al 1 marzo. Le restrizioni si sono sommate alle misure già in vigore, tra cui il coprifuoco, lo smart-working obbligatorio, quando possibile, e la chiusura di bar e ristoranti, tranne che per l’asporto.